“E’ semplicemente sconcertante che la ‘spazzacorrotti’ non si applichi in Sicilia”. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede lancia l’appello da Caltanissetta per far recepire anche nell’Isola la legge: come denunciato da Repubblica, servirebbe una norma dell’Ars per applicare anche nell’Isola le norme nazionali ma nessuno ci ha pensato. “Trovo sconcertante – dice – che di fronte a una legge che impone alle forze politiche di presentare un curriculum vitae e il casellario giudiziario del candidato che si presenta, affinché i cittadini possano valutare, che ci sia una Regione che si oppone a recepire una legge approvata dal Parlamento nazionale. Questa terra ha bisogno di messaggi di legalità”.
Bonafede è a Caltanissetta per visitare la Corte d’appello (“Presidio di legalità che non si tocca”) per incontrare la presidente Mariagrazia Vagliasindi, i magistrati del distretto e l’avvocatura nissena. “So che ci sono diverse difficoltà per il personale amministrativo – ha aggiunto – e infatti questo governo ha avviato un piano di assunzioni che non ha precedenti nella storia della Repubblica sia in termini di magistrati che di personale amministrativo”.
Non si sbilancia molto su altri temi caldi siciliani, il ministro di Mazara del Vallo. Fa un accenno al caso Montante e una breve battuta sull’arresto dell’ufficiale della Dia del carabinieri che avrebbero rivelato notizie sulle indagini del boss Matteo Messina Denaro: “Le contestazioni sono gravissime”. Mentre sull’ex leader siciliano di Confindustria, glissa: “Non parlo di nessun processo in corso, a volte questa cosa mi crea anche un dolore. Ma mi rimetto alle valutazioni del governo…”, ha detto parlando della mancata costituzione di parte civile del Viminale al processo Montante.
(Fonte: Repubblica.it – Giorgio Ruta)