Comune di Mazara del Vallo, Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani e aziende Chiraema srl e Marino Rosario srl attuano una sinergia pubblico-privata per la valorizzazione dei beni culturali cittadini ed in particolare per il restauro della scultura-fontana “Uomini che vengono dal Mare”, opera realizzata nel 1962 dal compianto scultore mazarese di fama internazionale Pietro Consagra e collocata nel 1964 dopo averla donata alla Città.
L’opera di Pietro Consagra, mazarese, uno dei più prestigiosi esponenti dell’astrattismo internazionale le cui creazioni sono esposte in 12 Paesi del mondo, verrà restaurata in un arco di tempo breve (fine lavori entro l’estate) grazie allo sponsor tecnico delle aziende mazaresi Chiraema e Marino Rosario che con un atto di mecenatismo hanno risposto “presente” alla chiamata del Comune di ricerca di sponsor tecnici per finanziare ed attuare il progetto della Soprintendenza ai Beni Culturali, che a seguito del protocollo d’intesa con il Comune dirige i lavori con il dott. Bartolomeo Figuccio (restauratore incaricato Gaetano Pietro Alagna, consulente tecnico dell’impresa: la restauratrice Camilla Mazzola).
Questa mattina è stato aperto il cantiere, alla presenza del sindaco Salvatore Quinci, dell’assessore alla Cultura Germana Abbagnato, dell’intera Giunta, dei rappresentanti della Soprintendenza Figuccio e Alagna e dei rappresentanti legali delle aziende sponsor: per Chiraema srl Davide Palermo per Marino Rosario srl l’omonimo imprenditore. Le due aziende stanno investendo circa 40mila euro finanziando e realizzando con proprie maestranze gli interventi.
“Un bel segnale ed un gesto d’amore per la Città, per l’arte e la cultura da parte delle famiglie Palermo e Marino delle aziende Chiraema e Marino Rosario– hanno sottolineato il sindaco Quinci e l’assessore Abbagnato -. Un impegno che sarà utile per restaurare uno dei monumenti simbolo della Città e che nel contempo può rappresentare un esempio positivo e da emulare per altre aziende ed enti”.
Consagra, che nel realizzare l’opera immaginava che quattro personaggi usciti dalle acque provassero a stare sulla terra, “insicuri e affascinati dalla nuova condizione di esistenza” scelse proprio il margine di piazza Mokarta prospiciente il mare, realizzando una scultura “sul limitare tra mare e terra” che è caratterizzata da quattro elementi bronzei poggiati su una struttura a T che si immerge nella vasca. Il restauro valorizzerà l’opera e tornerà a far zampillare l’acqua, simbolo della vita.
Mazara del Vallo, 28 maggio 2021
Comunicato a cura di:
Ettore Bruno (addetto stampa Città di Mazara del Vallo)