Un aereo della compagnia indonesiana Lion Air, di cui si erano persi i contatti poco dopo il decollo stamani da Giacarta, è caduto in mare con 189 persone a bordo, tra cui un italiano. L’agenzia indonesiana per la gestione dei disastri Bnpb ha pubblicato su Twitter foto di detriti tra cui smartphone, libri, borse e parti della fusoliera dell’aereo raccolti dalle navi di ricerca e soccorso che si sono riversate nell’area.
La Bnpb ha specificato che sul volo c’erano 181 passeggeri, tra cui un bambino e due neonati, oltre a sei membri dell’equipaggio e due piloti. La tv indonesiana trasmette immagini di una chiazza di una lunga chiazza di benzina e un campo di detriti in mare.
Circa 300 persone tra soldati, agenti di polizia e pescatori sono impegnati nelle
ricerche delle vittime, o di eventuali sopravvissuti: finora sono stati recuperati alcuni resti umani. Le autorità hanno reso noto che le acque in cui è caduto l’aereo – a ovest di Java – sono profonde 30-35 metri e che i sommozzatori stanno cercando il relitto dell’aereo al momento ancora senza successo.
Il sito web indonesiano Kamparan ha pubblicato la lista con i nomi dei passeggeri e, fra di loro, c’è un italiano, notizia confermata anche dal presidente della compagnia aerea e poi dalla Farnesina. Si tratterebbe di Andrea Manfredi, 26enne di Massa con un passato da ciclista. Nel 2013 ha gareggiato con la Ceramica Flaminia mentre nel biennio seguente ha militato tra i professionisti con la Bardiani CSF, prima di creare l’azienda Sportek. Il profilo Instagram, sul quale gli amici stanno scrivendo messaggi di cordoglio, rivela che il giovane si trovava proprio ieri a Giacarta.
Il Boeing 737-800 era decollato alle 6:20 circa ora locale (00:20 in Italia). Abbiamo «perso i contatti» e «la posizione» del velivolo «non può essere accertata», aveva fatto sapere Danang Mandala Prihantoro, portavoce di Lion Air. L’aereo era nuovo ed era stato utilizzato solo per un paio di mesi, era stato registrato come PK-LQP e consegnato ad agosto.
Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Guardian, il velivolo era stato controllato domenica notte per un problema tecnico. Il Boeing era in viaggio da Denpasar a Giacarta il giorno prima della tragedia quando i piloti hanno scoperto il problema. L’aereo è stato poi controllato dai tecnici – che hanno dato il disco verde, ha sottolineato Sait – ed è decollato stamane alla volta di Pangkal Pinan, la principale città sull’isola di Bangka, dove però non è mai arrivato.
Il pilota del volo poco dopo il decollo aveva chiesto alla torre di controllo di poter tornare indietro dopo aver segnalato un problema tecnico: i controllori di volo hanno autorizzato il rientro, ma l’aereo è poi scomparso dai radar. Lo ha detto Sindu Rahayu, capo delle relazioni pubbliche della Direzione generale dell’aviazione civile indonesiana, secondo quanto riporta il Daily Mail.
Nel frattempo il governo australiano ha vietato a tutti i propri dipendenti di volare con la compagnia indonesiana Lion Air finchè non sarà fatta luce sulla sciagura di questa mattina. Il divieto, riporta il Guardian, vale anche per i dipendenti delle società che lavorano in appalto per il governo di Canberra.
(Fonte: Gds.it)