Avrebbero agevolato amici e imprenditori edili. Quattro arresti per corruzione nel Trapanese in una operazione condotta dalla guardia di finanza.
Tra i coinvolti c’è anche il capo del Genio civile di Trapani, per cui sono scattati gli arresti domiciliari, un dirigente del Comune di Castellammare del Golfo e due imprenditori, accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso materiale ed ideologico commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici e violazioni alla normativa in materia di appalti pubblici. Ma complessivamente sono indagate altre 26 persone tra funzionari pubblici, imprenditori e professionisti.
Nel mirino degli investigatori trenta persone legate da un sistema che avrebbe consentito di agevolare privati e imprenditori nel campo dell’edilizia privata e pubblica di competenza del Genio civile.
Una prima attività di indagine ha individuato come fulcro del sistema criminale la figura dell’ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, che attraverso lo studio tecnico intestato al figlio, avrebbe curato in prima persona numerose pratiche destinate ad essere trattate per competenza dall’Ufficio da lui diretto, assicurando un trattamento di favore ai suoi clienti privilegiati, con la complicità di alcuni dipendenti del suo ufficio e di liberi professionisti.
Durante le indagini è stato accertato che il capo del Genio civile aveva nel tempo creato una propria personale posizione di potere, una rete di relazioni interpersonali con professionisti, funzionari pubblici locali e regionali, uffici tecnici comunali e imprenditori, che avrebbe inciso sul lavoro dell’Ufficio Genio civile di Trapani
Il sistema clientelare creato avrebbe comportato che molte delle pratiche dirette all’ufficio del Genio civile della provincia di Trapani passassero dallo studio tecnico del figlio dell’ingegnere capo, grazie ad gruppo compiacente di ingegneri, architetti e geometri interessati a favorire i loro clienti.
(Fonte: Gds.it)