Un incendio è divampato nella notte nella baraccopoli di San Ferdinando, a Gioia Tauro, ed ha provocato una vittima. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco che hanno allestito una postazione fissa sul posto. L’identità della persona deceduta è Moussa Ba, un 29enne di nazionalità senegalese. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Nel rogo sono state distrutte una ventina di baracche.
All’origine dell’incendio potrebbe esserci uno dei tanti fuochi accesi dai migranti per riscaldarsi. E’ questa l’ipotesi emersa dai primi accertamenti compiuti dagli investigatori di polizia e carabinieri giunti sul posto. Una scintilla avrebbe provocato le fiamme che poi si sono rapidamente propagate tra le baracche fatte di materiale infiammabile come legno e plastica.
Salgono a tre le vittime di incendi nella baraccopoli di San Ferdinando registrate in un anno. Il 27 gennaio 2018 perse la vita una 26enne nigeriana, Becky Moses. In quel caso l’incendio fu doloso. Pochi mesi dopo la polizia ha fermato una donna ritenuta la mandante del rogo, fatto appiccare per gelosia. Il 2 dicembre 2018, morì Surawa Jaith, del Gambia, che avrebbe compiuto 18 anni pochi giorni dopo.
Tensione trai migranti della baraccopoli: verranno trasferiti – C’è tensione tra i migranti che vivono nella baraccopoli di San Ferdinando, dopo l’ennesimo incendio. I migranti da tempo chiedono soluzioni abitative alternative che superino l’emergenza della baraccopoli. Nel campo c’è chi è pronto a dare vita ad un corteo di protesta fino a San Ferdinando. Anche per questo motivo è stato approntato un piano per trasferire, nel breve periodo e previe le necessarie verifiche di legge, i migranti che vivono nella baraccopoli.
Salvini: pronti a sgomberare la baraccopoli – “Sgombereremo la baraccopoli di San Ferdinando. L’avevamo promesso e lo faremo, illegalità e degrado provocano tragedie come quella di poche ore fa (un incendio con una vittima). Per gli extracomunitari di San Ferdinando con protezione internazionale, avevamo messo a disposizione 133 posti nei progetti Sprar. Hanno aderito solo in otto (otto!), tutti del Mali. E anche gli altri immigrati, che pure potevano accedere ai Cara o ai Cas, hanno preferito rimanere nella baraccopoli. Basta abusi e illegalità”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)