Con la pubblicazione lo scorso 8 febbraio in gazzetta ufficiale del decreto dell’assessore regionale per la salute, Ruggero Razza, è diventata ufficiale la nuova rete ospedaliera siciliana. Il documento, firmato il mese scorso, adegua le rete al decreto ministeriale 70 del 2015 (meglio conosciuto come decreto Balduzzi) e recepisce le ultime indicazioni provenienti dal ministero della salute. E per quanto riguarda l’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo tutte le previsioni contenute già nella prima bozza del piano Razza sono state confermate. A partire dalla classificazione come Dea di primo livello del ristrutturato nosocomio mazarese. Un riconoscimento chiesto da più parti nei mesi scorsi e che finalmente è diventato realtà, con l’ospedale che non più individuato come presidio di base. Certo, le scelte dell’assessore hanno modificato profondamente l’articolazione dei reparti e la loro classificazione tra unità complesse e semplici e le critiche non sono mancate. Ricapitolando, dunque, il piano assegna all’ospedale mazarese 139 posti letto articolati in sei strutture complesse, 13 semplici e 6 dipartimentali. Nel precedente piano, invece, i posti letto erano 123, articolati in nove strutture complesse e sette semplici, oltre alla radioterapia (struttura dipartimentale), per un totale di 123 posti letto. Con il nuovo piano restano complesse le unità operative di medicina generale, neurologia, oncologia e ostetricia, mentre passano da complessi a semplici i reparti di chirurgia generale, ortopedia e la direzione sanitaria, mentre la cardiologia e la farmacia ospedaliera da complessi diventano strutture dipartimentali. E ancora: il reparto di oculistica passa da semplice a struttura dipartimentale e l’unità coronarica da semplice a complessa. Restano semplici con il nuovo piano i reparti di neonatologia, psichiatria, lungodegenza, il laboratorio di analisi e il reparto di riabilitazione e recupero funzionale, così come viene confermata struttura dipartimentale la radioterapia. Infine, il piano Razza prevede anche alcune novità assolute rispetto al precedente piano: l’attivazione della terapia intensiva come unità complessa, l’attivazione di ematologia e gastroenterologia come strutture dipartimentali e l’attivazione come unità semplici di pediatria, terapia del dolore, radiologia e anatomia e servizi istologici.
(Fonte: Televallo)