Con riferimento all’articolo giornalistico comparso sulla testata TP24 in data odierna, mi preme puntualizzare alcune circostanze per chiarire la linearità della mia condotta e smentire alcune affermazioni diffamatorie.
Ho avuto rapporti con il sig. Calogero Luppino e il sig. Giorgi in quanto, in quel periodo militavo nel PSI e facevo parte della segreteria dell’onorevole Oddo; in quel contesto, i predetti mi hanno chiesto di essere accompagnati essendo intenzionati ad entrare nel PSI, richiesta, comunque, che non venne mai accolta.
Inoltre, ho avuto rapporti con il Luppino di natura esclusivamente lavorativa in quanto, il predetto, mi ha assunto alle dipendenze di una società che gestiva il centro scommesse sito in Mazara del Vallo in Piazza Matteotti, nominandomi preposto, e non responsabile e legale rappresentante per come si vorrebbe far intendere.
Il mio contratto di lavoro è stato subito regolarizzato e sono stato pagato regolarmente fino alla data delle mie dimissioni avvenute, previo il preavviso di 30 gg. il 17/12/2016 essendosi interrotto il rapporto fiduciario, dopo appena 11 mesi circa.
Non ho mai avuto altri rapporti con il sig. Luppino e non sono mai stato a conoscenza di altre asserite attività del predetto.
Nell’articolo viene menzionata una indagine nei miei confronti e di almeno altre 100 persone per il reato di associazione per delinquere, per un giro di scommesse illegali in Sicilia, in relazione alla quale, sarebbe stato emesso un avviso di garanzia nei miei confronti. In relazione a tale affermazione devo precisare che non ho ricevuto alcun avviso di garanzia in relazione al reato di associazione per delinquere e appare strano che il giornalista firmatario dell’articolo sia a conoscenza di asserite e delicate indagini che per legge non può conoscere, non essendo stato emesso alcun comunicato stampa dalle autorità competenti.
Invero, la Guardia di Finanza a seguito di un controllo eseguito presso il centro scommesse di Piazza Matteotti, ha contestato una contravvenzione per l’asserita mancanza di una autorizzazione amministrativa, per tali fatti ho dato incarico all’ avv.to Walter Marino al fine di far rilevare che la violazione doveva essere contestata al legale rappresentante e non a me che ero un mero preposto, peraltro, già dimissionario.
In ordine ai rapporti con l’on.le Oddo, devo rilevare che non sono stato nominato suo consulente ma semplicemente addetto alla segreteria e quindi, non vi è stata alcuna violazione di legge per come, in modo capzioso, vorrebbe far intendere il redattore dell’articolo.
Sul punto in cui l’articolo stigmatizza il fatto di vivere a Campobello di Mazara, come una lettera scarlatta, esprimo tutto il mio disappunto dichiarando di essere fiero di risiedere in una comunità civile, alacre e laboriosa come Campobello, i cui cittadini sono persone oneste, salvo prova contraria. Come ogni altra città.
Dopo queste doverose precisazioni che ho sentito di fare per chiarire la mia posizione rispetto al contenuto diffamatorio dell’articolo, devo rilevare che, appare strano il tempismo con il quale vengono pubblicati taluni articoli proprio a ridosso della presentazione delle liste e quindi, in piena campagna elettorale. Ma queste notizie non sono sufficienti a spegnere la mia passione per la politica caratterizzata dal perseguimento di interessi della collettività e la tutela degli interessi della fasce sociali più disagiate. Con la politica, svolta sempre per il raggiungimento del bene comune, ho conquistato il consenso delle persone per i risultati raggiunti con il sacrificio personale e creandomi molte inimicizie. Ho lottato per la tutela della mia comunità, anche ponendomi contro le autorità regionali per come avvenuto anche in occasione del tentativo di declassamento dell’ospedale Abele Aiello.
Il consenso politico che mi è stato riservato discende unicamente dalla mia lealtà, dal mio impegno e dalle battaglie che ho condotto contro i potenti. Non ho mai fatto parte di associazioni, cooperative o società che sono beneficiarie di pubbliche commesse o contributi vari comunali o regionali.
Proprio per evitare che queste notizie possano danneggiare altre persone che hanno deciso di sposare con me un determinato progetto politico, ho già ritirato la mia candidatura al Consiglio Comunale, conferendo in ogni caso incarico al mio legale di valutare la possibilità di sporgere querela per diffamazione e per ogni ulteriore reato ravvisabile dal contenuto dell’articolo pubblicato su TP 24.
Mazara del vallo, 2.4.2019
Francesco Foggia
DI SEGUITO RIPORTIAMO L’ARTICOLO PUBBLICATO DA TP24.IT DI CUI FA RIFERIMENTO FRANCESCO FOGGIA
Mazara: affari, voti, elezioni. Il caso Francesco Foggia, candidato, indagato…
12 Settembre 2015. La stampa non può mancare all’evento, e che evento, a Mazara del Vallo. L’inaugurazione di un centro scommesse. Ce ne sono tanti, si dirà, qual è la notizia? Si tratta del centro scommesse di un personaggio particolare, molto noto a Mazara del Vallo e dintorni: Ciccio Foggia. E il suo centro scommesse si chiama LeaderBet.
Consigliere comunale, anzi, di più, vice presidente del consiglio, Ciccio Foggia ha un bel pacchetto di voti, tanto da essere sempre cercato un po’ da tutti i politici a Mazara con i quali stringe accordi che non durano in verità tantissimo. L’ultimo suo approdo adesso è la coalizione del candidato Sindaco Totò Quinci, con un movimento creato per l’occasione: “La forza dei fatti”.
Diplomato al Professionale, Foggia nella sua vita ha svolto vari lavori: è stato anche gestore della discoteca Extasy, e di sale videogiochi, almeno così scrive nel curriculum. Lo possiamo leggere cliccando qui.
L’ultima sua dichiarazione dei redditi pubblica è del 2018. Si riferisce al 2017. Foggia ha dichiarato 40.000 euro di reddito. Di questi, parte sono i compensi da consigliere comunale. Ma 1.920 euro al mese erano, quell’anno, il suo stipendio da collaboratore all’Ars dell’allora parlamentare regionale trapanese del Psi Nino Oddo, che pur di averlo con se lo aveva nominato consulente (pratica che Oddo ha fatto un po’ con tutti quelli che si sono avvicinati al suo partito, come raconta la recente condanna patteggiata con la Corte dei Conti).
In realtà il marchio politico di Foggia ha un nome e cognome: Ciro Caravà. Era uno dei delfini dell’ex Sindaco di Campobello di Mazara, oggi deceduto.
Ah, piccolo particolare: Francesco Foggia vive a Campobello di Mazara.
Ma torniamo a quel Settembre del 2015.
Si inaugura dunque il centro scommesse Leaderbet Bookmaker a Mazara del Vallo.
Ecco il video.
Foggia dice di essere lui il creatore di questo “progetto” (il centro scommesse) e fa un ringraziamento particolare. A chi? A Calogero John Luppino.Chi è Luppino ormai i lettori di Tp24.it lo sanno bene: è il giovane imprenditore di Campobello di Mazara, che si era costruito un piccolo impero nei centri scommesse, grazie, secondo gli investigatori, all’aiuto della famiglia mafiosa del Belice. Qui un articolo del Maggio scorso quando Tp24. parlava di Luppino e del suo ruolo molti mesi prima del suo arresto.
In realtà l’agenzia inaugurata da Foggia appartiene proprio alla società di Luppino, Non Solo Vip srl, sequestrata da poco per mafia Per gli investigatori, Calogero John Luppino – arrestato qualche settimana fa – avrebbe finanziato la permanenza in carcere di alcuni boss di Cosa Nostra trapanese come Franco Luppino e la moglie Lea Cataldo e la latitanza del capomafia castelvetranese, ricercato dal 1993, Matteo Messina Denaro.
Ma le sorprese di questo video non finiscono qui.
Perché interviene anche un altro protagonista della grande impresa dei nostri. Ed è Salvatore Giorgi, detto Mario. E’ lui l’amministratore del centro scommesse. E lui è un altro degli arrestati, insieme, a Calogero John Luppino, nell’operazione Mafia Bet.
Rapporti che non erano solo professionali, dato che Foggia porta addirittura Luppino all’Ars, da Nino Oddo, con rituale foto insieme.
Racconta Nino Oddo: “Vennero a trovarmi, Luppino e Foggia, un paio di volte all’Ars e in segreteria a Trapani. Volevano sciogliere il loro movimento, Io Amo Campobello, e confluire nel Psi, con la nomina di Giorgi a segretario. Ma io rifiutai”. Qui potete leggere una nota con alcune precisazioni di Nino Oddo.
A Mazara a fine aprile si vota per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del nuovo Sindaco.
Sarebbe il caso che Foggia spiegasse i suoi reali rapporti con due soggetti come Giorgi e Luppino, oggi in carcere con l’accusa di associazione mafiosa.
E sarebbe anche il caso che chi ha rapporti politici con Foggia facesse delle opportune valutazioni. Foggia partecipa a riunioni politiche, organizza liste, chiede poltrone.
Nessuno, invece, tra coloro che trattano con lui, chiede a Foggia conto, pubblicamente, dei suoi imbarazzanti soci. Interessano molti di più i voti che riesce a portare.
Eppure nei giorni scorsi a Foggia è stato notificato un avviso di garanzia dalla Guardia di Finanza. Con ogni probabilità si tratta di vicende collegate alla gestione del centro scommesse di Piazza Matteotti. Perché la Finanza? Il giro è grosso, e riguarda non tanto e non solo Campobello di Mazara, ma tutto un presunto giro di scommesse illegali in Sicilia. La Procura indaga per associazione a delinquere. Ci sono coinvolte oltre cento persone e tra loro anche Calogero John Luppino, la consigliera comunale Gaudenzia Zito (amministratore unico della Nonsolobet srl) , oltre Foggia. La politica, a Mazara, avrebbe un’occasione, l’ennesima, per dare dimostrazione di serietà, per arrivare prima (prima dei giornalisti, prima delle possibili inchieste giudiziarie, prima…).
Ma ancora una volta, contano i voti. Solo i voti.
Articolo di Tp24.it
Nino Oddo: “Vi spiego i miei rapporti con Foggia”
Circa il nostro articolo di oggi sul consigliere comunale di Mazara del Vallo, Francesco Foggia, l’ex deputato regionale Nino Oddo fa delle precisazioni:“In relazione ai miei rapporti con il consigliere Foggia chiarisco due inesattezze dell’ articolo da voi pubblicato con richiesta di rettifica. Francesco Foggia non è stato mio consulente. Incarico per il quale il regolamento dell’Ars prevede specifiche competenze. Ma semplicemente addetto alla segreteria. Incarico fiduciario per il quale il suo titolo di studio era sufficiente. In secondo luogo furono Luppino e Giorgi che chiesero di entrare nel Psi chiedendo di assumere l’ incarico di commissari del partito a Campobello di Mazara. Foggia aveva aderito anni prima al Psi in maniera autonoma. E per inciso l’incarico in segreteria durato circa un anno è di molto successivo rispetto all’ adesione. Dopo la mia mancata rielezione il consigliere Foggia si è progressivamente allontanato dal Psi. Ma questo attiene alle purtroppo, comuni, dinamiche politiche dalle nostre parti”. (Fonte: Tp24.it)