Nel corso dell’Assemblea della Rete Museale e Naturale Belicina del 16 aprile 2019 è stato presentato ai soci l’architetto Gianni Di Matteo in qualità di nuovo direttore della Rete, a seguito delle dimissioni della dott.ssa Maria Elena Cusenza che ha diretto in maniera professionale la Rete.
Gianni Di Matteo, architetto e Dottore di Ricerca in Industrial Design, è Docente di Sociologia dei processi culturali nel Corso di Laurea in design e comunicazione visiva presso l’Accademia ABADIR di Catania, è stato Presidente di ADI Sicilia e componente del Consiglio Direttivo nazionale di ADI, Associazione per il Disegno Industriale. Dal 2011 fa parte della comunità di Farm Cultural Park Centro Culturale e Turistico Contemporaneo di Favara (AG) e, come Presidente di Favara Urban Network, ha partecipato al progetto di riqualificazione funzionale del Castello Chiaramonte di Favara, Best Practice nel progetto Responding Together del Consiglio d’Europa. Inoltre è componente del comitato scientifico di I-Design, Design Week siciliana tra le più importanti delle 12 Design Week italiane, ha curato diversi eventi, mostre e tenuto conferenze in Italia e all’estero, è stato docente a contratto presso l’Istituto Europeo di Design di Milano e il Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, Managing Editor del magazine online PAD Pages on Art & Design, redattore per diverse riviste nazionali e autore di saggi sui Beni Culturali, il periodico MED – Mediterranean Design & Lifestyle nel 2107 ha pubblicato il suo articolo “Gibellina: somma di storie impossibili”.
“Il profilo di Di Matto – ha evidenziato il presidente della Rete, Giuseppe Salluzzo – è stato ritenuto il più adatto per continuare i processi di promozione e miglioramento delle azioni della Rete e che ci permetterà di accrescere l’attrattività dell’area belicina, costruire l’offerta territoriale, promuovere le identità locali e favorire la crescita socio-economica”. Il nuovo direttore subito dopo la nomina ha dichiarato: “In una terra dove è spiccata l’attitudine a dividersi, esperimenti come quelli delle Reti museali e, in particolare, come quello importante e complesso della Rete Museale e Naturale Belicina, vanno rafforzati. La sfida è quella di produrre una narrazione efficace e utile in termini di economia territoriale, con un approccio che si potrebbe definire di Narrative Design, un approccio innovativo e contemporaneo che sappia mischiare le arti e le competenze, declinando in chiave umanistica gli stumenti dell’Economia dell’Esperienza e dell’Economia della Cultura. Occorre rendere evidente il valore aggiunto che può derivare dalla forza della rete in un sistema integrato a scala territoriale, dove è l’insieme dialogante dei saperi materiali e immateriali la vera forza su cui basare l’azione per vincere, non per competere contro ma per competere “con”, insieme, in maniera collaborativa e positiva.” “Il nuovo presidente, Consiglio Direttivo ed il direttore – ha ribadito Salluzzo – intendono lavorare in continuità con quanto già fatto e continuare il dialogo attivo con le comunità per proiettare il sistema museale del Belice (15 comuni, 7 strutture private, tre soci onorari e la Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani) verso un nuovo modello di governance culturale”.
Segreteria Rete museale e naturale belicina