E’ stata avviata l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. L’iniziativa è realizzata attraverso il progetto Sprar ‘Casa dei Ragazzi Fo. Co. (Formazione – Comunione) , che è a costo zero per il Comune di Mazara del Vallo in quanto finanziato dal Ministero dell’Interno e che è portata avanti con la cooperativa Fo.co e con l’Associazione “Casa della Comunità Speranza”. Viene data l’opportunità di potere vivere in contesti di affido familiare a 12 minori stranieri non accompagnati e di vivere, intanto, in una comunità-alloggio, in un contesto di serenità, dove verranno seguiti con corsi di alfabetizzazione di lingua italiana ed un supporto umano e di vita. L’impegno che firmano i ragazzi è di rispettare le regole della comunità e della Città e di contribuire ad accrescere la cultura del rispetto. Presenti alla firma del protocollo, per l’Amministrazione Comunale, la dirigente Maria Gabriella Marascia; per il progetto Sprar sono intervenuti il coordinatore Giacomo Anastasi, l’assistente sociale Gianvito Lombardo, suor Alessandra della Casa Comunità Speranza ed il mediatore culturale Abubacarr Jallow. Obiettivo del progetto sperimentale è quello di accompagnare i giovani richiedenti asilo verso un percorso di vita che possa approdare anche all’affido familiare. Il progetto, che è uno dei 3 sperimentali in corso di svolgimento nel territorio nazionale, prevede l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, presso una rete di famiglie già informalmente costituita in città con l’accoglienza di 12 minori in una comunità-appartamento ubicata nella via Siracusa. Le suore ed i volontari della Casa della Speranza ed il personale della cooperativa Fo.co con il coordinamento di Giacomo Anastasi, seguiranno il percorso di vita ed accoglienza fino al raggiungimento della maggiore età di minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo politico. Le famiglie ospitanti saranno preliminarmente formate per l’ accoglienza dei minori e saranno costantemente monitorate e supportate durante tutto il periodo di accoglienza. L’affidamento del singolo minore alla singola famiglia sarà decisione ultima del Comune di Mazara del Vallo, tramite apposito decreto di affidamento. Dovrà essere una famiglia con determinati requisiti e di alta moralità. È previsto, in maniera non esclusiva, il ricorso anche alla metodologia dell’affidamento omo-culturale (coinvolgimento di famiglie di origine straniera nell’accoglienza di minori provenienti dalla stessa area culturale). Ogni famiglia potrà ospitare fino a un massimo di due minori, se rispondente ai requisiti e alle caratteristiche necessarie. È previsto un rimborso mensile per ogni minore accolto. Il progetto si rivolge in particolare ai bisogni di una fascia fragile tra i minori stranieri non accompagnati. Questi minori, visto la fragilità connaturata alla loro giovane età, sono particolarmente esposti ai rischi della cosiddetta “cattiva accoglienza”. Collocati spesso in strutture di prima accoglienza che non tengono conto della distribuzione per fasce di età, sono esposti ai rischi derivanti dalla commistione a ragazzi di età maggiore in alcuni casi solo sedicenti minorenni. Il progetto è dunque un’azione fortemente innovativa di risposta all’emergenza minori stranieri non accompagnati. Può intervenire sia nella fase di primissima accoglienza, sia successivamente al collocamento del minore in comunità di seconda accoglienza. Inoltre concorre ad un processo di de-istituzionalizzazione del sistema di accoglienza dei minori ponendo al centro la costruzione di vita del minore.
(Nella foto Marascia, Ibrahim, suor Alessandra, in piedi Jallow, Lombardo e Anastasi)
Fonte: Giornale di Sicilia – Salvatore Giacalone