“La notizia di un nuovo ed inaspettato sequestro di un natante della marineria mazarese, ha colto di sorpresa la nostra comunità. Ora è solo il momento del silenzio e di lasciar lavorare le diplomazie per un pronto rientro a casa dei pescatori a bordo del motopesca Tramontana. Il pensiero mio e dell’intero consiglio comunale, che mi onoro di rappresentare, è rivolto agli uomini dell’equipaggio e alle loro famiglie alle quali ci stringiamo in un abbraccio affettuoso. L’ennesimo episodio di un sequestro di un motopesca della nostra marineria riapre un fronte, mai realmente chiuso, al quale è necessario porre un punto definitivo”.
E’ quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Comunale di Mazara del Vallo, Vito Gancitano, dopo l’ennesimo sequestro da parte di una motovedetta libica di un peschereccio, il Tramontana, inscritto nel compartimento marittimo di Mazara del Vallo, mentre si trovava in battuta di pesca in acque internazionali.
“Non è più tollerabile – ha continuato Gancitano – il silenzio assordante che ruota attorno alla problematica Mediterranea da parte delle Istituzioni preposte. A nome dell’intero Consiglio comunale chiederemo con forza un intervento del Governo nazionale affinché si faccia promotore di un tavolo tecnico con tutti i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo, per regolamentare quella che è diventata una vera e, quanto mai assurda, guerra del pesce. Da decenni – ha proseguito – i nostri natanti rischiano sequestri da parte dei Paesi rivieraschi e la nuova sortita greca che alcuni giorni addietro ha posto sotto sequestro il pescato di due pescherecci mazaresi non fa altro che acuire una situazione già grave di suo. Non possiamo più consentire – ha concluso il Presidente del Consiglio – che gli uomini di Mazara del Vallo, che si trovano per mare e che si sono sempre contraddistinti per umanità e senso di responsabilità verso il prossimo, siano a rischio per la sola ‘colpa’ di svolgere, e bene, il loro lavoro”.
Presidenza del Consiglio Comunale di Mazara