AKRAGAS: Paterniti, Faulisi, Mannina, Biancola, Cipolla, Licata (36°s.t. Ferrante), Biondo (40°s.t. Santangelo), Pirrone (31°s.t. Pitrotto), Gambino, Treppiedi, Caronia (36°s.t. Graziano). In panchina: D’angelo, Ruggeri, Daoudi, Giorgio, Marzino. All. Corrado Mutolo
MAZARA: Maltese, Genesio, Sammartano, Giacalone (1°s.t. Abbate), Lombardo, Gargiulo, Bulades, Akram (9°s.t. Montalto), Amodeo (20°s.t. Pizzo), Greco (36°s.t. Adamo), Etmane. In panchina: Lo Grasso, Agate, Nieto, Caradolfo, Fontana. All. Dino Marino
ARBITRO: Unberto Spedale di Palermo
ASSISTENTI: Francesco Paolo Caruso e Salvatore Barbanera di Palermo
RETI: 19°p.t. Biancola (A), 23°p.t. Caronia (A), 4°s.t. Etmane (M)
AMMONITI: Treppiedi (A), Genesio (M), Lombardo (M), Akram (M)
ESPULSI: 25°s.t. Etmane (M), 44°s.t. Abbate (M) per doppia ammonizione
ANGOLI: 8-4 Per L’Akragas
Il Mazara esce sconfitto dall’Esseneto di Agrigento contro, forse, la squadra più attrezzata per la vittoria finale del campionato. Ma se andiamo ad analizzare la gara, i canarini, hanno subìto la supremazia territoriale dei padroni di casa, solo nei primi quarantacinque minuti, dove i gialloblu hanno sfiorato il vantaggio al 2° e al 13° minuto con Giacalone. L’Akragas ha mostrato i muscoli e all’8° Gambino fa vedere il suo gran valore tecnico con un colpo di testa che incoccia la base frontale della traversa. I biancoazzurri di mister Mutolo trovano il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo un batti e ribatti in area, Maltese respinge sulla linea un forte tiro di Biondo, sulla palla si avventa Biancola che a due passi dalla linea di porta infila in rete. Al 23° arriva il raddoppio con l’ex Caronia, che spinge in rete una corta respinta dell’estremo difensore canarino. Padroni di casa ancora insidiosi al 38° con un colpo di testa di Gambino che finisce fuori e al 45° con Biondo che costringe Maltese ad una importante respinta. Dunque canarini in bambola nella prima parte della gara che hanno sofferto l’offensiva della squadra agrigentina. Nella ripresa la musica cambia, l’allenatore Marino, nell’intervallo alza la voce negli spogliatoi e i gialloblu entrano in campo trasformati. Il mister gialloblu lascia fuori Giacalone e mette dentro il neo arrivato Abbate e in mezzo al campo si inizia a ragionare meglio. Al 2° Greco lascia partire un tiro che termina fuori. Al 4° il Mazara accorcia le distanze. Punizione calciata sulla fascia destra da Greco, il cross arriva basso in area di rigore, Etmane è il più lesto di tutti ad agganciare la palla e battere il bravo Paterniti. 2-1, i canarini si galvanizzano, l’Akragas subisce l’assalto dei gialloblu. Fuori Akram, che aveva speso molte energie, dentro il giovane Montalto. Al 17° reazione agrigentina con Licata che serve Gambino che di testa mette paura a Maltese, palla fuori. Al 18° Il Mazara potrebbe fare il 2-2 con Amodeo, ma il suo tiro lambisce il palo e finisce fuori. Al 20° il tecnico canarino sostituisce Amodeo, al suo posto Pizzo per dare più freschezza in fase offensiva. Il Mazara continua a fare pressing e geometrie di gioco costringendo l’Akragas a stare nella propria meta campo, al 25° punizione dal limite per i canarini, Greco calcia, l’arbitro interrompe per estrarre sorprendentemente il cartellino rosso a Etmane per gioco falloso ai danni di un giocatore agrigentino. Mazara in dieci, l’arbitro fa ripetere la punizione a Greco, il tiro si infrange sulla barriera. Mazara ancora reattivo e insidioso al 27° con Lombardo che in area di rigore biancoazzurra calcia a schiacciare in porta un tiro che viene parato da Paterniti. Al 29° nel momento migliore del Mazara, la sorpresa del giorno, l’arbitro assegna un calcio di rigore ai biancoazzurri che viene fortemente contestato dai mazaresi. Gambino cade in area senza avere subìto fallo da un difensore canarino. Le proteste non servono! Sul dischetto il capitano Gambino batte Maltese ed è 3-1. Al 31° Mutolo fa uscire Pirrone per Pitrotto. Al 36° fuori Licata per Ferrante, fuori Caronia, al suo posto entra Graziano. Nel Mazara esce Greco ed entra Adamo. Al 40° Fuori Biondo, dentro Santangelo. Al 44° L’arbitro ancora protagonista, doppio giallo per Abbate e il Mazara rimane in nove. I canarini fanno quello che possono e al 47° Paterniti deve bloccare un tiro insidioso di Bulades. I canarini escono dal manto erboso di Agrigento recriminando per le decisioni arbitrali. Adesso testa alla prossima gara interna di domenica con il Misilmeri.
Piero Campisi