Alle 17.50 la Camera ha approvato il taglio dei parlamentari: 553 sì, 14 i contrari e 2 gli astenuti.
La riforma, che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, per essere definitivamente approvata aveva bisogno della maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti. Ne ha raggiunti 553. La riforma è quindi diventata legge.
Hanno votato a favore, oltre alle forze di maggioranza M5s, Pd, Iv, Leu, anche le forze di opposizione, Forza Italia, FdI e Lega. Tra i voti contrari +Europa, e alcuni singoli deputati in dissenso dal loro gruppo.
Un applauso dell’Aula proveniente soprattutto dai banchi di M5s, ha salutato l’approvazione definitiva della riforma per il taglio dei parlamentari.
«Questa è una grandissima vittoria del popolo, dei cittadini italiani. Quando abbiamo iniziato nessuno ci credeva. E’ una riforna storica che ricorderanno tutti». Così il ministro degli Esteri, e capo politico M5s, Luigi Di Maio, commentando l’approvazione definitiva del taglio dei parlamentari.
«È fatta!», scritto a caratteri cubitali sulla foto del tabellone in Aula con i numeri del voto alla Camera. È l’esultanza che M5s affida al Blog delle Stelle dopo il via libera alla riforma sintetizzata così «meno 345 parlamentari. Promessa mantenuta!».
I parlamentari M5s hanno srotolato uno striscione (raffigurante delle poltrone, accanto a delle forbici giganti) in piazza Montecitorio, per festeggiare il voto finale dell’aula sul taglio dei parlamentari.
Alcuni dei parlamentari hanno anche esposto dei cartelli con la scritta «meno parlamentari = più asili nido».
«È il giorno che aspettiamo da sempre. Con il sì trasversale delle forze politiche alla riduzione dei parlamentari il M5S fa la storia di questo Paese, scrivendo una stupenda pagina di democrazia. Dopo oltre trent’anni di promesse mancate il taglio di deputati e senatori è realtà: inizia una nuova stagione politica, ora al centro ci sono i cittadini». Lo dichiara il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, garantendo «il massimo impegno per quella che sarà a tutti gli effetti una legislatura costituente».
«La riduzione dei parlamentari è una riforma che il centrosinistra e il Pd portano avanti, in forme diverse, da 20 anni – scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti -. Oggi abbiamo deciso di votarlo tenendo fede al primo impegno del programma di Governo e anche perché abbiamo ottenuto, così come da noi richiesto, che si inserisca dentro un quadro di garanzie istituzionali e costituzionali che prima non c’erano. Ecco il motivo del nostro sì, rispetto al no che avevamo dato qualche mese fa. Ora andiamo avanti per migliorare la vita degli italiani».
Fonte: Gds.it