La crisi libica preoccupa l’Europa tanto che, come fa sapere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si terrà in giornata a Bruxelles un vertice straordinario al quale parteciperanno Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna con l’Alto Rappresentante per le politiche Ue Josep Borrell (con il quale ieri Di Maio ha avuto una cena di lavoro nella quale è stato affrontato anche il dossier iraniano).
“L’incontro di oggi a Bruxelles – ha riferito il portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano – sarà principalmente focalizzato sulla Libia, per una discussione approfondita sulla situazione tra i Paesi coinvolti nel processo di Berlino, perché vediamo un’escalation davvero pericolosa in questo conflitto“. La discussione più ampia sulle tensioni tra Usa e Iran e sull’accordo sul nucleare iraniano si terrà invece alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue di venerdì.
Sirte è sotto il controllo delle forze governative di Fayez al-Sarraj. Lo ha detto a Interfax Lev Dengov, capo del gruppo di contatto russo in Libia. “Al momento Sirte è di nuovo sotto il controllo delle forze di al-Sarraj”, ha detto Dengov. “Le forze di Tripoli hanno arrestato dozzine di prigionieri di guerra, sequestrato 20 mezzi e ucciso 50 persone tra i soldati dell’esercito di Haftar”. Tuttavia le ostilità continuano ed è possibile che la situazione “possa cambiare”, ha precisato Dengov.
Il caos libico inghiotte anche il tentativo dell’Unione europea e dell’Italia di riguadagnare uno spazio di manovra, mentre le truppe di Erdogan forniscono al premier Sarraj una sponda ben più consistente di nebulosi esercizi diplomatici. Nel giorno in cui il primo gruppo di soldati di élite turchi sbarca a Tripoli e le forze del generale Khalifa Haftar annunciano di aver preso il controllo di una città strategica come Sirte espellendo le milizie che sostengono il Governo di accordo nazionale di Sarraj, da Bruxelles arriva l’archiviazione della missione diplomatica europea che sarebbe dovuta approdare domani nella capitale libica.
“Da parte nostra non è stata annunciata alcuna missione”, ha fatto sapere in mattinata uno dei portavoce della Commissione europea avvertendo di non poter confermare gli impegni dell’Alto rappresentante Josep Borrell che avrebbe dovuto guidare la task force composta dai ministri degli Esteri italiano, francese, tedesco e britannico. Fortemente voluta da Luigi Di Maio, la missione avrebbe dovuto tentare di ottenere un cessate il fuoco e la ripresa dei colloqui tra le due fazioni in conflitto. Obiettivo difficile se non impossibile anche se la delegazione Ue fosse partita. Con la missione abortita prima di vedere la luce, Di Maio si è trovato nel mezzo anche del fuoco incrociato dell’opposizione. Matteo Salvini ha ironizzato sui “vertici notturni a Palazzo Chigi a litigare, a parlare di legge elettorale mentre in Libia arrivano turchi, russi, francesi, egiziani e mezzo mondo”.
Fonte: Ansa.it