Muore a 61 anni a Parma lo stimato dottore Ivo Cilesi. Il medico, positivo al coronavirus, era stato ricoverato venerdì a Fidenza (Parma), poi trasportato all’ospedale di Parma dove è deceduto nella notte tra domenica 1 e lunedì 2 marzo. Ivo Cilesi è nato a Genova, ma da circa vent’anni viveva a Cene, in provincia di Bergamo. Il medico era celebre per la Doll Therapy, una tecnica centrale nel suo lavoro per combattere l’Alzheimer. Con la “Terapia della Bambola” ha prestato soccorso a numerosi pazienti affetti da questa patologia. La Doll Therapy serve ad attenuare i disturbi comportamentali dei malati di Alzheimer.
Tantissimi i messaggi di cordoglio che nelle ultime ore son stati espressi per la scomparsa dello stimato dottore. La notizia della sua dipartita è stata anche diffusa sui social, dalla pagina Facebook “Alzheimer Uniti Italia”. «Abbiamo appreso con dolore la drammatica scomparsa del dott. Ivo Cilesi di cui ricordiamo le grandi doti umane e professionali», si legge nel post. «Avremo sempre il suo esempio come guida, esprimiamo inoltre gratitudine per la vicinanza e sensibilità sempre dimostrate verso la nostra associazione e tutte le persone fragili».
Paola Brignoli, vicepresidente dell’Innovative Elder Research di San Paolo d’Argon, di cui Cilesi era presidente, scrive: «Caro Ivo, ci lasci tutti frastornati e addolorati! Sei un grande e io ho avuto una grande fortuna quella di averti nel cammino della mia vita! Una guida competente, silenziosa, garbata, umile ….un grande amico! Farò tesoro dei tuoi insegnamenti! Tanti progetti insieme e tranquillo…sento la tua voce che mi dice “vai avanti”….non mi fermerò! Continuerò il tuo lavoro…te lo devo! Vola in alto amico mio e stammi a fianco!»
Dello stesso tenore il messaggio di Marco Trabucchi, dell’AIP (Associazione Italiana di Psicogeriatria): «Cari amici,
Ivo Cilesi è morto. Il nostro caro Cilesone ci ha lasciati nel dolore e nello sgomento. Era un grande amico di AIP. La sua vita professionale è stata caratterizzata da una forte attenzione per i problemi clinici delle persone affette da demenza. In Italia è stato il protagonista indiscusso della diffusione delle cosiddette terapie non farmacologiche.
Ora non c’è più e ha lasciato tante amiche e tanti amici desolati, perché con il suo coraggio e la sua presenza aveva dato suggerimenti e indicazioni importanti a quelli che lavoravano con gli anziani fragili. Per questo lo ricordiamo con gratitudine e nostalgia; quelli che credono preghino per lui e per il nostro povero paese».
Il dottor Cilesi da due anni trascorreva buona parte del tempo a Salsomaggiore, dove vive la compagna e collaboratrice Giovanna Lucchelli, che attualmente si trova in quarantena ma non ha sintomi da coronavirus.
(Fonte: Leggo.it)