L’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo continua ad essere operativo registrando, però, una contrazione del 50 per cento del numero di passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2019. Molte compagnie anche ieri, infatti, hanno annullato i voli in partenza e in arrivo a Palermo e Catania.
All’aeroporto Falcone-Borsellino sono stati garantiti i voli diretti nelle isole minori e cioè Lampedusa e Pantelleria e quelli verso Monaco di Baviera, Francoforte, Roma (solo alcuni voli) e Milano. Sono arrivati nel capoluogo ieri meno di 500 passeggeri dalle isole minori, Germania (Francoforte e Monaco), Roma e Milano Linate. A decollare da Catania sono stati, invece, gli aerei diretti a Torino, Düsseldorf, Stoccarda, Amburgo, Londra. E proprio da questi luoghi sono sbarcati nella città etnea 566 passeggeri.
E tutto si sta svolgendo nella massima regolarità perchè in base al decreto 112 del 12 marzo 2020 del Mit continueranno a funzionare “garantendo l’operatività senza limiti” solo gli scali di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera. Roma Ciampino effettuerà solo voli di Stato, trasporti organi, Canadair e servizi emergenziali. Chiudono invece Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Roma Ciampino, Reggio Calabria, Brindisi, Trieste, Treviso Trapani e Comiso. Da domani stop anche a Linate.
Intanto, l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, si sofferma sui 30000 che, nell’ultimo periodo, hanno denunciato di provenire dal Nord Italia. “Quello che ci conforta su questi rientri è che se trentamila cittadini hanno voluto registrarsi è perché intendono rispettare le regole. Dopo il 3 aprile vedremo quali sono stati i primi effetti di questo rigore”.
“Le misure di pubblica sicurezza competono allo Stato – prosegue Razza – e il dialogo tra la Regione e lo Stato è molto intenso anche in queste ore. Facciamo appello ai cittadini: chi deve ritornare in Sicilia lo faccia solo se indispensabile. Se non ci sono ragioni di indispensabilità, già ora il decreto del Presidente del consiglio dei ministri obbliga alla permanenza presso il proprio domicilio”.
Fonte: Gds.it