Cara mamma, ti scrivo per liberare un po’ la mia anima angosciata. So che confidarmi con te mi farà bene, come sempre alla fine mi sorriderai rasserenandomi. Sono sicura che non crederai neanche ad una parola che sto per scrivere. Penserai che tua figlia è impazzita e benedirai il giorno della tua morte che ti ha evitato questo dolore. Cara mamma, purtroppo è tutto vero anche se stento pure io a credere a quello che sta accadendo.
La Sicilia, l’Italia, il mondo sono attanagliati da un mostruoso nemico che avanza implacabile mietendo vittime in tutte le nazioni. Crudele, impietoso, beffardo, con un sadismo criminale brandisce la sua spada consapevole della sua forza e della nostra impotenza. Siamo atterriti! Le scuole chiuse, le chiese, i bar, i ristoranti, i teatri, i musei. E noi? Noi, poveri possibili bersagli abbiamo arrestato forzatamente la nostra voglia di vivere, di ridere, di correre, di sentire l’odore del mare. Sbarrati nelle nostre case, non possiamo incontrarci, darci la mano, abbracciarci.
La nostra città è srotolata in un’atmosfera spettrale, tutte le città italiane sono avvolte da un silenzio assordante rotto solo dal sibilo del vento e dal fruscio degli alberi. Ricordi l’automobile che circolava per le strade con l’altoparlante? «Vota e fai votare Partito…….», ricordi? Da quello squallido altoparlante ogni giorno una voce seria, quasi minacciosa, annuncia: «Rimanete a casa. È un obbligo morale!». Anche i parchi chiusi, anche i bambini impediti nei loro giochi colorati di allegria. Alle 18 tante persone si affacciano sui balconi e sventolando la bandiera italiana cantano e suonano. No, mamma, non ci sono i mondiali di calcio!
Che pena vedere in tv il Colosseo, Fontana di Trevi, San Pietro, piazza Duomo abbandonati alla loro bellezza, deserti, privi degli sguardi attoniti dei turisti, dei selfie, di quel vocìo e di quella folla che li ha accompagnati sempre, di giorno e di notte! Tutto tace! Solo gli agenti sorvegliano, controllano, proiettandoci in quel film di Hitchcock, “Il Sipario strappato”, o in quelli del Terzo Reich. Lo so. Tu vuoi chiedermi se è scoppiata la terza Guerra mondiale. Di più, mamma, di più! Non ci sono rifugi per questi bombardamenti, non ci sono sirene, colpisce a tradimento!
Non possiamo fuggire, non ci sono aerei, né navi, né treni, non c’è un’isola felice! In nessun luogo saremmo al sicuro! Dolcissima mammina siamo oppressi da un terribile, diabolico virus che scorrazza per il mondo portando morte. Nessuno lo conosce, è nato in Cina ma ora è ovunque.
Corre beffardo facendoci precipitare in una paura atroce. Siamo come impantanati nelle sabbie mobili, vorremmo alzarci e uscire ma cadiamo, sprofondiamo perché è qui, in mezzo a noi e vorremmo tanto guardarlo in faccia per gridargli tutta la nostra rabbia e che deve andare via subito prima di fare altri irreparabili danni e che non abbiamo fatto niente di male!!! Vorremmo unirci tutti con una siringa gigante per riversargli sopra un potentissimo veleno così da lasciarlo stecchito. E allora ci abbracceremmo tutti felici di avere scampato questo terribile male e ci vorremmo più bene e saremmo contenti delle nostre piccole, semplici cose. Rivogliamo la nostra vita!
Cara mamma, ti immagino preoccupata ma il tuo dolce sorriso è rassicurante. Grazie! Lo so, ce la faremo! Concludo salutandoti con tutto il mio amore e ti supplico di pregare per noi! Ciao mammina.
Rosanna Catalano
ex docente del Liceo scientifico “G.P. Ballatore” di Mazara del Vallo
(Fonte: www.diocesimazara.eu)