Ormai la decisione è praticamente certa: a scuola non si torna perché ci sono ancora troppi rischi. Questo il pensiero della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un’intervista sul Corriere della sera in cui fa presente che si “allontana sempre di più la possibilità di riaprire a maggio” e che “il governo prenderà a giorni una decisione”.
La ministra sottolinea che che anche se ci sarà per tutti la promozione, le pagelle saranno “vere”, con i 4 e i 5. “Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate”. E per le famiglie ci sarà un aiuto con “un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter”. Per la Maturità “sarebbe auspicabile” l’esame a scuola.
Di come ricominciare a settembre si occuperà invece la commissione presieduta dall’ex assessore alla scuola dell’Emilia Romagna Patrizio Bianchi. Ma nel nuovo anno non si faranno veri e propri doppi turni: i professori dovrebbero lavorare il doppio.
Per la Maturità il grande obiettivo resta un esame in presenza: “Sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà. Escludo l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa”.
Fonte: Gds.it