Novantatre milioni di euro per acquistare 13 farmaci innovativi e altri 333 per la cura delle malattie rare. Sono le risorse messe sul tappeto dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che con un decreto ha rideterminato i tetti di spesa per i farmaci biologici innovativi e per i farmaci innovativi oncologici, con un maggiore apporto di risorse statali da destinare alle cure e un risparmio sulla spesa farmaceutica, sia pubblica che convenzionata, di circa 10 milioni di euro.
Il provvedimento, una sorta di mini manovra che rimodula la spesa farmaceutica destinata a questo genere di farmaci, interviene con la riallocazione delle risorse e l’ampliamento dei tetti di spesa rispetto ad un decreto della precedente amministrazioe del novembre 2017, in base al quale le strutture private che fanno assistenza oncologica avrebbero entro il mese di giugno di quest’anno, esaurito il budget utilizzabile per acquistare i farmaci destinati alle cure.”La precedente programmazione aveva fissato i tetti di spesa per le strutture pubbliche e priv ate relativamente ai farmaci oncologici e ai farmaci biologici innovativi – ha spiegato l’ Assessore Razza – ma non teneva conto delle variazioni di prezzo nel frattempo intervenute. Abbiamo lavorato per ricollocare correttamente le risorse dove servivano, dopo un esame dei costi dei flussi e dei consumi distribuiti tra pubblico e privato, siamo cosi riusciti ad arricchire la dotazione finanziaria e nello stesso tempo a prevdere un risparmio di circa 10 milioni”.
Sono circa un miliardo i fondi che il ministero della Salute mette a disposizione per l’acquisto da parte delle regioni italiane di questo genere di farmaci: sulla base dei nuovi criteri e dei nuovi tetti ristabiliti per il 2018, la Regione siciliana, tramite le Asp, potrà spendere circa 93 milioni per l’acquisto di 13 farmaci oncologici innovativi e 333 milioni per l’acquisto di altri farmaci destinati alla cura di malattie rare, tra le quali l’epatite C e l’atrofia muscolare spinale.
Un’altra importante novità riguarda il sistema degli acquisti: per la prima volta, a partire dal 2018, saranno le Asp di riferimento sul territorio regionale a procurare questi farmaci anche per le strutture private, che dovranno solo comunicare il loro fabbisogno: in questo modo sarà possibile accedere ad una più cospicua parte di finanziamenti nazionali. “Apprezzamento nei confronti del provvediemnto è stato espresso dalle associaizoni professionali degli oncologi sicilianiAiom, Aiop e Cipomo.
(Fonte: Repubblica.it – Giusi Spica)