Rush finale all’Ars per l’ok alla Finanziaria che va approvata entro stasera. Dopo i sette articoli su 19 approvati fino a ieri, oggi è partita la maratona.
Approvato l’articolo 9 che prevede l’istituzione del “fondo perequativo degli enti locali”: in sostanza, i Comuni, avranno a disposizione una dotazione di 300 milioni che vengono da fondi extraregionali per compensare le minori entrate. Viene infatti disposta l’esenzione o la riduzione dei tributi locali soprattutto per alberghi, strutture ricettive e per le concessioni di suolo pubblico per bar e ristoranti. Esenzione o riduzione delle imposte anche per cinema, teatri, strutture e impianti sportivi.
Ma non solo. Per bar e ristoranti arriva un ulteriore sostegno per consentire la ripresa: viene consentito il cinquanta per cento in più di spazio per tavolini all’aperto ed esenzione dal pagamento della Tassa per l’occupazione del suolo pubblico nel 2020 per favorire l’apertura in sicurezza e sostenere la ripresa delle attività della ristorazione e di tutti i locali che utilizzano spazi esterni, che potranno sfruttare la stagione estiva per recuperare parzialmente i danni economici subiti per la chiusura forzata di queste settimane.
La norma, come ha fortemente voluto Marianna Caronia (Lega), stanzia un contributo straordinario di 7,5 milioni per il Comune di Palermo per la gestione dei rifiuti solidi urbani. Una boccata d’ossigeno per le casse della Rap e un rischio in meno di aumento della Tari. A fronte degli extracosti sostenuti da Rap per la gestione del percolato delle vasche esaurite e per il trasporto fuori provincia dei rifiuti a seguito dell’esaurimento della VI vasca e i ritardi nella realizzazione della VII a Bellolampo, l’Ars ha approvato la proposta di Marianna Caronia fatta propria dal Governo, di dare all’azienda, tramite il Comune di Palermo, un contributo di 7,5 milioni di euro. La VI vasca si è esaurita nel corso dell’estate 2019 e da allora i rifiuti non differenziati del capoluogo vengono trasportati verso discariche della Sicilia orientale con un notevole aggravio di costi. Per la deputata della Lega, “finalmente si sblocca una vicenda che si è trascinata per parecchi mesi, lasciando una grave incertezza i cittadini di Palermo sia per la prosecuzione dei servizi sia per il rischio di aumento della tassa rifiuti”.
Esprimono soddisfazione anche i deputati di M5s: “Al netto dell’emergenza rifiuti, che per noi resta un tema sul quale ad oggi il Governo Musumeci non ha dato risposte, questo rappresenta un segnale importante nella direzione della tutela di un territorio martoriato come quello che ospita la discarica di Bellolampo. Questa somma servirà a coprire parte delle opere necessarie alla messa in sicurezza delle vecchie vasche dismesse. Ci auguriamo che il Comune di Palermo le utilizzi con la massima celerità e nel migliore dei modi”.
“Abbiamo sostenuto l’emendamento del Governo – dicono i deputati del M5S – perché praticamente analogo ad un altro nostro che dunque abbiamo ritirato”.
All’interno del fondo perequativo sono previsti anche 2 milioni di euro per i comuni non capoluogo di provincia che nel 2019 hanno avuto almeno 500mila presenze turistiche. Tra questi Taormina, Giardini Naxos e Lipari, ma anche Cefalù, San Vito lo Capo, Noto e altri.
Stanziati anche 1,5 milioni di euro per la ripartenza dei Comuni di Porto Empedocle, Pozzallo e Lampedusa come contributo per le operazioni di accoglienza in sicurezza delle persone migranti. Con lo stesso emendamento, una somma analoga è stata destinata per gli interventi urgenti di messa in sicurezza sanitaria nelle aree delle tendopoli di Cassibile e di Campobello di mazara/Castelvetrano.
“Una misura – afferma Claudio Fava, presidente dell’Antimafia promotore dell’emendamento – doverosa, per
riconoscere lo sforzo sostenuto dai Comuni e dalle comunità impegnati in prima fila su accoglienza, come avevano richiesto i sindaci di Pozzallo e Lampedusa e che contribuirà a rimuovere la vergogna di baraccopoli e tendopoli, restituendo dignità alle persone che oggi ci vivono in una pericolosa situazione sanitaria, indecente anche sul piano del Diritto.”
VIA LIBERA A 30 MILIONI PER LE PARTECIPATE. Via libera all’articolo 10 della finanziaria, fortemente voluto dall’assessore dell’economia Gaetano Armao, che prevede interventi per le società partecipate dalla Regione siciliana e in favore del percorso ‘Arabo-normanno’. Destinati 30 milioni alla eventuale ricapitalizzazione delle società partecipate regionali, quindi per la ricostituzione del capitale sociale che dovesse essere ridotto a copertura delle perdite di esercizio 2020 causate dai minori ricavi per effetto della crisi economica dovuta alle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19. Sui fondi alle società partecipate le opposizioni avevano presentato un emendamento soppressivo del comma che conteneva la norma, ma che è stato bocciato dall’aula, con voto segreto richiesto dal M5s, con 34 voti della maggioranza contro i 25 della opposizione. Inoltre, due milioni e mezzo andranno alla Fondazione Federico II e altri due milioni e mezzo agli altri siti Unesco per compensare gli effetti negativi ed eccezionali derivanti dalle perdite degli incassi dovuti alla situazione di emergenza sanitaria.
OK AL BONUS FACCIATE. Via libera anche all’articolo 11 che prevede il cosiddetto ‘bonus facciata’ con fondi per 50 milioni da destinare a lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione su immobili di proprietà privata, nei comuni siciliani. La Regione potrà concedere contributi, per un importo massimo di 5mila euro, finalizzato al rifacimento delle facciate. La copertura finanziaria è per un massimo di 10mila immobili. Altri 50 milioni sono stati destinati ad interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo degli immobili appartenenti al patrimonio e al demanio regionale.
Dopo il semaforo verde in commissione bilancio, “arriva anche l’approvazione in aula per una proposta voluta da tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia – si legge in una nota del capogruppo Tommaso Calderone -. Un’esclusiva iniziativa promossa da Forza Italia che guarda all’edilizia per un risultato che è frutto della collaborazione di ogni singolo deputato all’interno del gruppo azzurro. Tutti uniti abbiamo lavorato duramente per portare avanti tale obiettivo e ci siamo riusciti. Siamo certi che tutta l’economia locale ne beneficerà grazie all’effetto moltiplicatore che farà da volano per il rilancio del nostro territorio”.
“Un passo avanti per la riqualificazione e l’ammodernamento urbano – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone – un passo importante per rimettere in moto l’edilizia. Seguirà un apposito decreto che regolamenterà l’accesso ai fondi stanziati”.
“Il sostegno al settore edile è uno degli interventi necessari per far ripartire la nostra economia – commenta Antonello Cracolici (Pd) -. Attraverso un emendamento all’articolo 10 della finanziaria ho esteso le misure previste dall’articolo 33 della l.r.6/99 per gli immobili con destinazione urbanistica di ‘tipo B’, cioè quelli al di fuori dei Centri Storici: in pratica la Regione si farà carico degli interessi sui mutui fino a 300 mila euro per la ristrutturazione degli immobili. Ho inoltre proposto ed ottenuto che il contributo previsto dalla norma per il rifacimento delle facciate sia esteso anche agli interventi di messa in sicurezza dei palazzi e delle unità immobiliari”.
Ok anche all’articolo 16 che riguarda le agevolazioni rivolte ai soggetti interessati dalla misura ‘Io Resto al Sud’ e anche alle norme per la gestione urbanistica del territorio. Per agevolare la ripresa economica delle attività edilizie, per tutto il periodo dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e, comunque, fino alla data del 31 agosto 2020, è sospesa la corresponsione del contributo di costruzione, nonché per quelli contemplati per i quali è stata presentata istanza di permesso di costruire in corso di istruttoria da parte del competente ufficio comunale alla data di approvazione della legge. Passa anche l’articolo 17 che prevede interventi per la valorizzazione delle sugherete demaniali.
2,2 MILIARDI PER I TRASPORTI. Sul fronte dei trasporti passa in aula anche l’articolo 12 che prevede fondi in 6 anni per 2 miliardi e 200 milioni. Per i collegamenti marittimi da e per le isole minori stanziati 390 milioni da suddividere per ciascuno degli esercizi finanziari dal 2020 al 2025, con 65 milioni all’anno. Altri 165 milioni all’anno per 6 anni serviranno a garantire il servizio di trasporto pubblico locale su gomma a carattere extraurbano ed urbano. Per il trasporto ferroviario 130 milioni all’anno fino al 2026. Altri 30 milioni di euro per 3 anni per il trasporto aereo per assicurare la continuità territoriale verso Lampedusa e Pantelleria, Comiso e Trapani, mentre 10 milioni sono destinati a sostenere l’attività dei soggetti titolari di attività di servizio pubblico da trasporto non di linea in servizio di piazza, di servizio noleggio con conducente, di noleggio natanti e di trasporti marittimi di passeggeri. Ed ancora, 3 milioni per il 2020 garantiranno la circolazione gratuita di tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco in servizio ed in possesso di apposito tesserino di riconoscimento.
“Per la prima volta – dice l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone – la Regione siciliana applica una
strategia di pianificazione sui trasporti con una programmazione diciamo a lungo termine con cifre certe e inoltre dopo 14 anni diamo una gratuità alle forze delle ordine ai vigili del fuoco».
Approvata anche la proposta di Forza Italia sul “biglietto gratuito sui mezzi di trasporto pubblico per forze dell’ordine e vigili del fuoco. Sarà possibile grazie a una norma della Legge di Stabilità promossa da Forza Italia e approvata in Aula”, ha spiegato il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.
“E’ un importante riconoscimento per due categorie che – ha aggiunto Miccichè – ogni giorno garantiscono la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”.
Via libera anche all’articolo 13 che prevede il rifinanziamento del fondo di rotazione per gli interventi straordinari rivolti al risanamento delle gestioni ed al rilancio delle attività di enti, associazioni e fondazioni a partecipazione pubblica, nonché delle associazioni teatrali e concertistiche: 526 mila euro per il 2020, 1.476.074,98 euro per il 2021 e altrettanti per il 2022. Il pagamento della prima rata relativa al fondo di rotazione Ris è rinviata dal 2021 al 2022.
La Finanziaria va approvata entro stasera. Il nodo principale da affrontare è legato all’articolo 8, quello considerato più importante, in cui sono contenute una serie di misure fondamentali per far ripartire l’economia siciliana dopo la crisi causata dall’emergenza sanitaria da coronavirus. Restano da approvare l’articolo 14 interventi per il turismo e lo spettacolo e altri 6 articoli.
“Ci sono cinque milioni e mezzo di siciliani che stanno aspettando l’approvazione della finanziaria regionale e se è il caso staremo qua in aula ad oltranza e senza sosta. Bisogna accelerare i lavori, perché dobbiamo approvare la legge entro oggi”, ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ai deputati nel corso della discussione.
Miccichè, durante i lavori d’aula, ha richiamato più volte i deputati regionali al senso di responsabilità verso i tanti siciliani che in queste settimane stanno vivendo la crisi dovuta all’emergenza da coronavirus.
Fonte: Gds.it