La deputata del Movimento Cinque Stelle nonché presidente dell’associazione intergruppo parlamentare Italia Tunisia Vita Martinciglio , con la collega Simona Suriano e la senatrice Tiziana Drago, ha incontrato ieri mattina l’ambasciatore tunisino in Italia Moez Sianoui per affrontare il tema dell’emergenza immigrazione legata agli sbarchi in aumento proprio dalla Tunisia.
“L’emigrazione tunisina – spiega Martinciglio– ha visto una rapida impennata come non accadeva da tempo. Sono oltre 4300 i migranti tunisini giunti in Italia da inizio anno e specie nelle ultime settimane vi è stata una escalation di arrivo. Per questa ragione, con la deputata Simona Suriano e la senatrice Tiziana Drago, abbiamo incontrato l’ambasciatore tunisino in Italia Moez Sianoui per meglio comprendere le dinamiche che stanno dietro a questa ondata migratoria”.
Un’ondata che – prosegue la deputata – sta mettendo a dura prova la Sicilia e le strutture predisposte per l’accoglienza. Purtroppo il Covid19 ha aggravato le già fragili condizioni della Tunisia, una terra che aveva conosciuto un rapido e incessante sviluppo turistico ma che dopo le tensioni in Medio Oriente e la pandemia ha visto un decremento imponente dei visitatori. Così un settore importante, che genera 400mila posti di lavoro, è in ginocchio e le tensioni in paesi vicini, come la Libia, hanno acuito le difficoltà del Paese africano”.
Con l’ambasciatore abbiamo messo sul tappeto alcune proposte per cercare di tamponare l’emergenza e regolarizzare il flusso di emigrazione, rendendola quanto più regolare, sana e qualificata possibile. Non possiamo non mostrare spirito solidale e comprensivo verso chi fugge da una situazione difficile ma occorrono regole e soprattutto cooperazioni
internazionali: l’Italia non può farsi carico, da sola, di una questione così complessa. Come ha spiegato già il ministro Lamorgese, in missione in Tunisia, occorre lavorare sia sulle misure più urgenti per tamponare l’emergenza ma anche in prospettiva mettendo in campo piani di sviluppo reciproco per garantire un’emigrazione controllata. Inoltre – conclude Martinciglio– il nostro Paese ha con la Tunisia un accordo per i rimpatri ma sinora sono stati troppo pochi e troppo lenti. Le autorità tunisine si stanno impegnando con intensità per contrastare le partenze irregolari e sono certa che con le dovute sinergie si troveranno soluzioni efficaci”.
Comunicato stampa