Basta con la penalizzazione infrastrutturale della Sicilia. Chiediamo al Ministro dell’Ambiente di uscire dal torpore di un’azione politica inadeguata miscelata ad una burocrazia snervante e totalmente ingessata rilasciando finalmente il parere che blocca la filiera di comando per l’inizio dei lavori della linea ferroviaria Trapani-Palermo via Milo. Tratta chiusa da oltre sette anni con indubbi disagi per la mobilità e che costringe i treni a “scendere” fino a Castelvetrano e Mazara prima di raggiungere il capoluogo provinciale, e viceversa.
Così Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl a margine della mobilitazione simbolica di questa mattina presso la stazione dimessa di Segreta per alzare il grido di allarme contro le pastoie della burocrazia che mortificano la capacità di sViluppo ergo turistico in una terra che esprime un patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico di assoluta eccellenza.
Non è più accettabile tale inefficienza – aggiunge – che mortifica questa parte della Sicilia Occidentale perché il progetto di ripristino della tratta giace al ministero dell’Ambiente da quasi un anno, dal 24 settembre 2019, in attesa di un parere, nonostante il grande lavoro posto in essere dal Governatore Musumeci e dall’assessore Falcone per accelerare l’iter.
Ugl ha partecipato con il Segretario Url Sicilia, Giuseppe Messina ed il Segretario Territoriale di Trapani, Mario Parrinello, insieme all’assessore regionale delle Infrastrutture e mobilità, Marco Falcone, all’assessore regionale delle.l Attività produttive, Mimmo Turano, ai parlamentari regionali, Tancredi, Pellegrino, Lo Curto, Palmeri ed i sindaci del comprensorio interessati alla infrastruttura.
Comunicato stampa