Multe per la zona gialla
Le persone che violano le regole incluse nel Dpcm del premier Conte sono sanzionate con una multa da 400 euro, importo che scende a 280 euro se si provvede al pagamento entro 5 giorni dalla sanzione – salvo che per la violazione della quarantena, che ha natura penale.
A seguire i casi in cui le forze dell’ordine sono autorizzate a multare i cittadini all’interno del territorio appartenente alla zona gialla:
1. in presenza di un assembramento;
2. quando non si indossa la mascherina protettiva;
3. se non si rispetta il distanziamento sociale minimo di un metro;
4. se si viola il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino seguente;
5. in caso di violazione della quarantena;
6. quando si viola l’isolamento precauzionale;
7. se ci si allontana da casa con una febbre superiore a 37,5 gradi e si ha un’infezione respiratoria;
8. se si viola il regolamento comunale relativo all’eventuale chiusura di giardini pubblici;
9. se non si rispetta il distanziamento di almeno due metri quando si pratica attività sportiva.
L’accesso ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è vincolato al rispetto delle precedenti regole.
Sono sospese le le attività dei parchi tematici e di divertimento, all’aperto deve svolgersi ad almeno due metri di distanza l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
Un metro minimo anche per le riunioni.
Multe per la zona arancione
La sanzione rimane pari a 400 euro, con la possibilità di pagare 280 euro se saldata entro cinque giorni.
Quando le forze dell’ordine sono autorizzate a sanzionare i cittadini della zona arancione?
Oltre ai casi elencati qui sopra, si aggiungono:
10. il divieto di spostarsi in un’altra regione e in un comune diverso dal proprio di residenza se non per comprovate esigenze.
Multe per la zona rossa
Anche nei territori zona rossa la multa ammonta a 400 euro, ridotta fino a 280 euro se pagata entro cinque giorni. Rispetto a tutti i divieti segnalati qui sopra, si aggiungono:
11. divieto di spostarsi all’interno del proprio comune, se non per comprovate esigenze;
12. attività sportiva o motoria soltanto in prossimità dell’abitazione.
In caso di mancato rispetto delle norme, però, si può rischiare anche un processo penale.
Avviene, per esempio, quando si esce da casa pur essendo positivi al Covid – con il rischio di essere accusati di epidemia colposa con una pena da sei mesi a tre anni – oppure quando si forniscono false informazioni a un pubblico ufficiale – che prevede la reclusione da uno a sei anni. Ancora, chi non rispetta la quarantena rischia la reclusione da 3 a 18 mesi, oltre a un’ammenda da 500 a 5mila euro”.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello