RIPIANATO IL DISAVANZO IN DIECI ANNI ANZICHÉ TRE PER CONSENTIRE DI METTERE FINALMENTE ORDINE NEI CONTI DELLA SICILIA, DOPO DECENNI DI “ALLEGRA GESTIONE”. ADESSO LA VERIFICA SULL’IMPATTO OCCUPAZIONALE
Bene intesa con governo nazionale per ripianamento disavanzo con accordo che prevede riduzioni strutturali degli impegni di spesa corrente, rispetto a quelli risultanti dal consuntivo 2018, da realizzare per gli anni dal 2021 al 2029. Con la conclusione del negoziato con il Ministero dell’Economia, manovra che vale 2.161 milioni di euro, si mette finalmente ordine nei conti della Regione, dopo decenni di “allegra gestione” e va rimarcato l’impegno profuso, con l’operazione trasparenza dei conti, per portare la Sicilia a quel livello di autorevolezza finanziaria necessario ad attrarre nuovi investitori e nuove risorse in un vero rilancio economico e produttivo post pandemia.
Adesso, però, occorre avviare il confronto con il sindacato per un “Patto Sociale”, l’Ugl ha già chiesto al Governatore Musumeci un incontro. Lavorare insieme, cioè, nella direzione di mitigare gli effetti dei tagli previsti che potrebbero avere conseguenze sui livelli occupazionali, dato che l’accordo prevede la ripartizione di un disavanzo di quasi 2 miliardi in dieci anni, a partire dal 2022, e una operazione di riqualificazione della spesa che dal 2021 al 2029 dovrà portare a risparmi per 1 miliardo e 740 milioni. Ed allora si cominci con il chiudere le società in liquidazione e riordinare, finalmente, le partecipate regionali, procedendo ad accorpamenti e risparmi, in taluni casi, con un più serrato controllo della spesa.
In questo nuovo scenario, l’Ugl chiede il pieno rispetto dei contratti di lavoro e dei diritti dei lavoratori, anche quelli già maturati.
Con la “liberazione” di 421 milioni per il bilancio 2021, l’Ugl auspica che siano approvati gli strumenti contabili e finanziari per riprendere con celerità la capacità di spesa, avviando la politica di investimenti, sbloccando tutti i pagamenti in atto fermi al palo, a partire dalle spettanze maturate dai lavoratori della Resais, per chiudere con la stagione delle riforme strutturali come quella della burocrazia regionale con la riclassificazione e riqualificazione, del piano rifiuti, piano trasporti, piano sociosanitario, la nuova legge nel comparto forestale e dei consorzi di bonifica, tanto attese da migliaia di lavoratori e agricoltori, e la chiusura del precariato storico.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Regionale Ugl.
Comunicato stampa