Sfoggiare l’ambita pancia piatta può essere più semplice di quanto pensiate. Certo, pazienza e forza di volontà devono essere le prime armi da utilizzare contro il grasso addominale. Ma è la combinazione tra alimentazione calibrata e allenamento specifico a produrre effetti visibili in solo due settimane.
Quando si mangia in modo sano, nelle quantità giuste ,e contemporaneamente si svolge una regolare attività fisica si ottiene un buon controllo del peso. Eppure, anche molte persone normopeso non riescono a evitare quello strato di grasso che si deposita sull’addome. Verificarlo è semplice: basta pizzicarsi la pancia vicino all’ombelico, andando a raggiungere la muscolatura. «Se tra le due dita si è in grado di stringere più di un centimetro di tessuto, ecco che si è vittime del grasso corporeo>> . La pancetta, infatti, è la prima a spuntare quando si commettono degli errori e l’ultima a scomparire durante un percorso di tonificazione.
Pancia piatta: la guida a tavola
Come riuscire, allora, a raggiungere l’ambita tartaruga e sfoggiare un addome piatto? Il segreto risiede nella giusta quantità degli alimenti. Inoltre, variare ciò che si mangia è l’imperativo da tenere bene a mente, così da garantire l’equilibrio tra i vari macronutrienti.
Carboidrati
Rappresentano la fonte di energia per eccellenza e sia il corpo sia il cervello non possono farne a meno. Oltre agli alimenti comunemente considerati ricchi di glucosio, come pane, pasta e dolci, è utile tenere a mente che i carboidrati sono presenti, seppur in quantità minori, anche frutta, latte e yogurt (zuccheri invisibili). Nell’insieme degli zuccheri o carboidrati classici bisogna inserire anche gli alcolici e le bevande dolci (anche tè e caffè zuccherati).
Grassi
Sono da privilegiare i grassi insaturi. Meglio optare per le cotture al vapore o alla piastra, che richiedono zero o pochi condimenti.
Proteine
Fondamentali per la costruzione dei muscoli, non si deve aver paura di rischiare di mangiare troppe proteine. Troppo poche non ci aiutano neppure nella fase di smaltimento della pancetta: quando non si pratica sport è sufficiente un grammo di proteine per chilo di peso corporeo da distribuire tra pranzo e cena.
Acqua
La giusta idratazione è un po’ come un abito cucito su misura. Non dipende solo dall’acqua, ma da quanto sale, zuccheri e proteine si assumono con il cibo e dal tipo di attività fisica praticata. In linea di massima, bisognerebbe introdurre un minimo di 1,5 litri d’acqua al giorno se si mangia equilibrato e non si pratica sport. Se si pratica sport, è bene pesarsi prima e dopo: a ogni kg di peso perso corrisponde 1 litro di acqua da reintegrare oltre quella prevista. Poi, è sempre meglio non avvertire la sensazione di sete ma anticiparla. Questo vale sia quando si pratica sport sia nella vita di tutti i giorni.
Fibre
La corretta gestione delle fibre è fondamentale per la salute del secondo cervello e del microbiota intestinale. Per assumere una corretta quantità di fibre, tra solubili e insolubili, si devono mangiare ogni giorno circa 250 g di frutta e 250 g di verdura, variando il più possibile nella scelta.
Articolo a cura della Dottoressa Iride Curti Giardina