Serve un cambio di mentalità e regole specifiche per il Mediterraneo. Il fallimento della politica comune della pesca è fatto assodato nei numeri e nel mancato contenimento dello sforzo di pesca. Sacrificare l’attività delle imprese siciliane senza una condivisione con i paesi extra Ue che si affacciano sul Mediterraneo e che operano con flotte di pesca organizzate non ha alcun senso e produce solamente l’impoverimento delle marineria italiane e siciliana in particolare. Così come non è più sostenibile che il Mediterraneo sia stato chiuso da unilaterali decisioni di estendere la zona economica esclusiva, riducendo sempre più l’attività di pesca. È quanto dichiarato da Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia, nel commentare l’esito dei lavori della seduta della Commissione Consultiva regionale della Pesca. Apprezziamo l’impegno del governo Musumeci e del suo assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Toni Scilla, figura proveniente dal mondo peschereccio, nel volere sostenere e difendere, a tutto tondo, i diritti della pesca siciliana – prosegue – a partire dal sollecitare l’apertura di un confronto sull’accesso alle acque pescose, sulle misure comuni di conservazione delle risorse ittiche e di contenimento dell’inquinamento. Dal dibattito è emersa una comune condivisione delle parti sociali presenti nel sostenere l’azione del governo Musumeci verso l’esecutivo nazionale e l’Unione Europea per la risoluzione dei problemi che interessano il settore – chiarisce Messina – e come Ugl abbiamo espresso totale contrarietà rispetto al progetto di realizzazione di un parco eolico off-shore al largo della Sicilia, tra le isole Egadi e la Tunisia ed un preciso impegno per spingere verso Roma per assicurare la sorveglianza pesca e verso Bruxelles per la risoluzione definitiva della questione libica e della guerra del pesce.
Ugl ha accolto con favore i decreti ministeriali che autorizzano la pesca sperimentale del rossetto e del cicerello – conclude il Segretario Ugl Sicilia – ed auspica la celere emanazione della relativa circolare assessore che consentirà l’avvio del piano sperimentale ed a chiesto a Scilla l’impegno di proporre al Ministero un piano sperimentale per la pesca della sardina.
Comunicato stampa