Endometriosi è sinonimo di dolore cronico in ogni parte del corpo, in quanto sono rarissimi i casi in cui non presenta sintomi. «Nonostante il nome, non è un problema dell’endometrio, cioè del tessuto che riveste l’utero, ma riguarda ovaie, in primo luogo, tube di Falloppio o addome. In queste sedi si forma un tessuto endometriale ectopico, ovvero situato in una sede diversa da quella normale, che reagisce alle sollecitazioni ormonali, esattamente come se fosse nell’utero, con il risultato di provocare un’infiammazione cronica a livello intestinale e pelvico, particolarmente acuta in occasione del ciclo mestruale.
Quali sono le cause?
Sulle cause vi sono diverse teorie, ma nessuna conclusiva. «La più nota», riassume la ginecologa, «è quella del flusso mestruale retrogrado, secondo la quale il ciclo mestruale del sangue, invece di dirigersi verso l’esterno del corpo, va verso l’interno, cioè la pancia, creando i focolai di tessuto ectopico. Vi è, poi, l’ipotesi di una predisposizione genetica, ma gli studi che al momento ritengo più interessanti sono quelli sulle basi immunologiche, vale a dire sui motivi per cui il sistema immunitario di chi ne soffre non è in grado di rimuovere le cellule endometriali fuori posto.
L’alimentazione giusta contro l’infiammazione da endometriosi
A ridurre l’infiammazione contribuisce anche un corretto stile di vita, a partire dall’alimentazione. La Fondazione Italiana Endometriosi (endometriosi.it) suggerisce una «combinazione di cibi antinfiammatori, disintossicanti e liberi di ormoni». Si intende: