I difetti della vista prendono il nome di ametropie o vizi di refrazione.
Sono dei disturbi molto comuni e sono dovuti a condizioni anatomiche per cui la luce non viene correttamente messa a fuoco sulla retina, ciò una visione sfuocata. I difetti di refrazione sono responsabili di circa il 43% dei casi di disabilità visiva e, se trascurati, possono comportare dei problemi visivi che impattano sulla qualità della vita del soggetto affetto.
I principali vizi di refrazione sono: MIOPIA, IPERMETROPIA e ASTIGMATISMO.
La miopia colpisce circa il 20% della popolazione e comporta una visione sfuocata da lontano e nitida da vicino. Proprio per la sua alta incidenza merita particolare attenzione e approfondimento, quindi le dedicheremo prossimamente una trattazione a parte.
L’ ipermetropia comporta una visione sfuocata da lontano ma ancor più da vicino poiché i raggi luminosi vengono messi a fuoco dietro la retina.
Può essere dovuta sia ad una ridotta lunghezza del bulbo oculare che da una minore curvatura della cornea, per questo il bulbo risulta meno ‘’potente’’ del normale. I soggetti ipermetropi, soprattutto quelli giovani, spesso non avvertono nessun sintomo perché il cristallino, la lente che permette la visione, ha la capacità di “accomodare”, ovvero di zoomare l’immagine sino a portarla nella porzione centrale della retina e permettere una visione nitida. A lungo andare però, il cristallino perde questa capacità e i soggetti ipermetropi iniziano ad avvertire i sintomi di una visione sfocata soprattutto dopo uno sforzo intenso. L’ipermetropia è spesso una concausa di affaticamento visivo, mal di testa e bruciore agli occhi.
Nell’astigmatismo invece la visione è poco nitida e distorta sia da lontano sia da vicino in quanto le immagini vengono messe a fuoco su due diversi piani della retina. L’astigmatismo è causato da un difetto di curvatura della cornea e, meno spesso, dall’irregolarità del cristallino.
L’astigmatismo colpisce circa il 20% della popolazione italiana e spesso può essere associato alla miopia o all’ipermetropia. L’astigmatismo comunemente è presente sin dalla nascita e solo in alcuni casi può manifestarsi come conseguenza di un evento traumatico all’occhio o come complicanza di un intervento chirurgico oculare. I sintomi associati all’astigmatismo, oltre ad una riduzione della qualità della vista, possono comprendere mal di testa, bruciore degli occhi e infine fotofobia, ossia un’eccessiva sensibilità alla luce.
L’astigmatico quindi vede distorto più che sfuocato, e infatti è frequente che inconsciamente, quando non indossa una correzione, tenda a tenere la testa inclinata durante la fissazione per compensare il difetto.
Non è da annoverare tra le ametropie la presbiopia, che è causa di una diminuzione della visione da vicino poiché è legata all’avanzare dell’età.
COME INTERVENIRE?
I difetti visivi si correggono tramite occhiali graduati o lenti a contatto.
E’ possibile, previa specifica indicazione oculistica, anche la correzione chirurgica dell’ametropia che rappresenta una forma correttiva irreversibile.
Esiste anche una possibilità di correggere i difetti refrattivi, in maniere reversibile, tramite specifiche lenti a contatto semirigide che dovranno essere applicate durante il sonno e tolte durante il giorno (ortocheratologia).
Concludo dicendo che reputo di fondamentale importanza correggere sempre le ametropie, anche se di lieve entità, per garantire il benessere e il comfort visivo ed evitare che la mancata correzione di queste possa portare con il tempo a scompensi muscolari e posturali.
Rubrica a cura di Blanca Parisi