Per rallentare la corsa della miopia, che in Italia riguarda circa un milione e mezzo tra bimbi e adolescenti, arrivano le lenti ‘’intelligenti’’. Altamente innovative sono in grado di correggere e allo stesso tempo ridurre in media del 60% la progressione della miopia, in modo efficace, semplice e non invasivo, con particolare vantaggio per i più piccoli, che soprattutto negli ultimi mesi si sono ritrovati causa lockdown a trascorrere gran parte della giornata con due nemici della vista: PC e smartphone.
La buona notizia arriva dai massimi esperti italiani riuniti al convegno digitale ‘’Nuove Prospettive nell’Evoluzione della Progressione Miopica’’, alla luce dei fatti registrati da uno studio della Polytechnic University di Hong Kong, centro di eccellenza per la miopia e pubblicati sul British Journal of Ophtalmology.
Tenere sotto controllo la miopia è un problema di salute pubblica in crescita esponenziale negli ultimi decenni, già denunciato dall ‘OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità); numeri spaventosi fanno già parlare di un’epidemia di miopia. Un pericolo serio in quanto il disturbo che compare in età scolare tende a peggiorare in età adulta, con il rischio di sviluppare possibili complicazioni come la cataratta, il glaucoma, il distacco di retina e la maculopatia.
I bambini che rischiano di sviluppare la miopia devono essere identificati precocemente.
Oggi è possibile il trattamento per la gestione della progressione miopica in bambini miopi e adolescenti tramite lente oftalmica con tecnologia esclusiva D.I.M.S. (Defocus Incorporated Multiple Segments).
I risultati sono clinicamente provati: rallentano la progressione della miopia in media del 60% rispetto ai portatori di lenti monofocali.
Come sottolinea Roberto Caputo, Direttore dell’Oftalmologia Pediatrica all’Ospedale Meyer di Firenze, gli occhiali con lente D.I.M.S. non essendo invasivi sono più adatti e ben tollerati dai giovani, perché privi di effetti collaterali che possono incidere sul benessere psicologico ed emotivo del bambino.
Luca Buzzonetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica del Bambino Gesù di Roma aggiunge che è bene che l’oculista verifichi sempre lo stato di salute degli occhi dei ragazzi attraverso un’accurata visita che escluda eventuali patologie. Inoltre queste lenti vanno usate come unica correzione ottica perché il massimo beneficio si ottiene con l’uso continuativo.
Gli oculisti consigliano di prendersi cura della vista dei giovanissimi anche con l’aiuto delle buone abitudini. ‘’La miopia ha fra le cause principali la predisposizione genetica: chi ha parenti stretti con gli occhiali per lontano ha un rischio maggiore di averne bisogno a sua volta. Tuttavia, se alla familiarità si associa una vista sempre focalizzata su distanze avvicinate la probabilità aumenta molto.- dice Massimiliano Serafino, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’Istituto Gaslini di Genova- Bisognerebbe perciò trascorrere almeno due ore al giorno all’aperto e fare sempre pause frequenti dagli schermi o da tutte le attività a distanza ravvicinata.
I genitori che scelgono questo tipo di trattamento scelgono il benessere visivo odierno e futuro dei loro figli.
Questo tipo di percorso richiede un iniziale periodo di adattamento da parte del bambino alla nuova lente, seppur adattarsi ad un nuovo paio di occhiali è soggettivo, quindi può essere immediato o richiedere del tempo (2 settimane circa).
Per quanta riguarda la prima visita da effettuare il soggetto accertato miope non deve avere patologie dell’apparato visivo quindi è di fondamentale importanza una preliminare visita oculistica a seguito della quale l’ottico-optometrista abilitato dall’azienda produttrice darà inizio al trattamento. Provvederà alla scelta della montatura più adatta al piccolo paziente su cui monterà le lenti più adatta per l’inizio del trattamento.
A seguito della consegna dell’occhiale seguirà uno specifico protocollo che prevede una serie di controlli periodici effettuati dall’oculista e dall’ottico-optometrista.
In generale questa lente può essere fornita nell’età compresa tra 6 e 18 anni ma la scelta finale dipende da caso a caso in base alla reale necessità.
Iniziare il trattamento per la progressione miopica con valori bassi di miopia consentirà di ottenere risultati migliori.
Concludo dicendo che questo tipo di tecnologia rappresenta un’innovazione nell’approccio alla miopia in cui l’occhiale diventa un vero e proprio strumento di trattamento; iniziare questo tipo di trattamento significa iniziare un percorso alla cui base sta la collaborazione del Medico Oculista per la valutazione di patologie o eventuali controindicazioni, dell’Ortottista per accertare la presenza di una buona visione binoculare (sconsigliato l’uso di queste lenti in caso di strabismo e ambliopia) e dell’Ottico-Optometrista per la valutazione di un eventuale aumento refrattivo e per il corretto montaggio e monitoraggio sull’uso della lente.
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