Esprimo un caloroso ringraziamento alla Marina Militare Italiana che con l’intervento di Nave Libeccio in soccorso del motopesca Aliseo ha scongiurato l’ennesimo sequestro, mettendo in fuga l’unità navale libica che ha sparato colpi di arma da fuoco ad altezza d’uomo, mettendo a rischio la vita dell’equipaggio del motopesca Aliseo e provocando il ferimento del capitano Giacalone.
A pochi mesi dal sequestro di due natanti e di 18 pescatori mazaresi, tornano l’incubo e la tensione per i nostri marittimi.
Sia i sequestri dei mesi scorsi che il tentativo di sequestro della scorsa settimana sono avvenuti in piene acque internazionali in una zona di mare che unilateralmente i libici considerano zona di protezione pesca ma che di fatto è un’estensione, non ratificata da alcun trattato internazionale, del proprio limite di acque territoriali.
Mazara del Vallo non ci sta! La questione libica deve avere al centro dell’agenda politica la questione della marineria. Basta attacchi. I nostri pescatori hanno diritto di lavorare!