La Sicilia si rimette in moto. La zona gialla in vigore da oggi consente la riapertura di bar e ristoranti a pranzo e a cena, ma all’aperto. Si può tornare a teatro, al cinema, sarà possibile visitare i musei. I siciliani riconquistano anche la libertà di spostarsi al di fuori del proprio comune senza giustificarne il motivo.
L’Isola, così come il resto d’Italia ad eccezione della Val d’Aosta, si presenta colorata di giallo anche all’appuntamento con la bella stagione e con l’avvio degli stabilimenti balneari.
Meno restrizioni, ma non è un liberi tutti come nei giorni scorsi il presidente della Regione Nello Musumeci ha voluto precisare. Anche perchè in Sicilia ci sono ancora ben sedici comuni in zona rossa per via delle ordinanze di Musumeci: “Teniamoci caro questo risultato, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione – ha detto il governatore -. La battaglia finale si vince solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino”.
Cosa cambia da oggi
Il passaggio dalla zona arancione a quella gialla si porta dietro molti cambiamenti. Adesso i siciliani potranno spostarsi liberamente e senza autocertificazione non solo da un comune all’altro, ma anche verso altre regioni. Non cambia (almeno per un’altra settimana) l’ora del coprifuoco che scatta alle 22 fino alle 5 del mattino. L’ipotesi per tutta Italia è che dal 24 maggio slitti alle 23 o alle 24.
Maggiore libertà negli spostamenti significa anche meno vincoli nelle visite a parenti e amici: si può andare nelle altre case, ma non più di quattro adulti per volta, esclusi i minorenni.
Sul fronte delle attività economiche, la novità più rilevante riguarda bar e ristoranti che possono restare aperti a pranzo e a cena ma all’aperto. I commensali devono essere distanziati di almeno un metro e i tavoli non possono ospitare più di quattro persone che non siano conviventi. Anche il personale è tenuto a rispettare le regole, ovvero indossare la mascherina. Asporto e consegna a domicilio sono sempre consentiti. Dal primo giugno, invece, dovrebbe scattare un altro step nelle riaperture, ovvero la possibilità di consumare anche al chiuso dalle 5 alle 18, mentre la consumazione serale nei locali interni non ha ancora ricevuto l’ok.
Da loggi, in concomitanza con la zona gialla potranno riaprire gli stabilimenti balneari, ma anche le piscine all’aperto (vietate quelle al chiuso).
Il via libera ai banchetti per i matrimoni e all’apertura dei parchi tematici e di divertimento non c’è ancora, così come la ripartenza di fiere e convegni. Ma di questo si discuterà nella cabina di regia di oggi, riunione che potrebbe consentire la riapertura dei centri commerciali nel week end che al momento anche in zona gialla nei festivi e prefestivi devono restare chiusi. I divieti non riguardano tutti gli altri negozi ed esercizi commerciali, aperti anche in zona arancione ma per i quali resta obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali. Come nei ristoranti, il personale è chiamato al rispetto delle norme, cioè indossare mascherine e guanti.
Aperti in zona gialla cinema, teatri, musei, aree archeologiche, ma sempre rispettando il distanziamento. Le regole prevedono la prenotazione obbligatoria, un metro di distanza tra gli spettatori, la capienza delle sale non oltre il 50% del totale. All’aperto il limite massimo è di 1000 persone e 500 negli spazi chiusi con l’obbligo della mascherina.
Riparte anche lo sport. All’aperto è consentito lo svolgimento di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Sì dunque al calcetto. Anche i circoli sportivi possono essere aperti, ma con attività al momento solo all’aria aperta. Le palestre, invece, per riaprire dovranno aspettare il primo giugno e dovranno attenersi a rigorose misure di sicurezza.
Fonte: Gds.it