Boom a Storie italiane. Adesso arriva una notizia bomba che riguarda Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazzara Del Vallo 17 anni fa. Da Eleonora Daniele parla Mariana Trotta, una ragazza di origini rom – successivamente adottata da una famiglia italiana – che rivela di aver riconosciuto la donna di quel famoso video girato dalla guardia giurata Felice Grieco (una rom era con una bambina somigliante a Denise). Mariana, a Storie italiane, rivela di aver incontrato questa donna – che si chiamerebbe Florina – in un campo rom vicino Parigi dove era arrivata sulle tracce dei suoi genitori biologici. Ed è li, in quel campo, che ci sarebbe la presunta Denise (oggi avrebbe poco più di 20 anni). Mariana, però, dice che la figlia di quella donna che avrebbe riconosciuto nel video sarebbe stata adottata tanti anni fa (il suo nome sarebbe Antonia) e avrebbe la stessa età di Denise. Ci sono altre informazioni che ha rivelato in diretta; quella ragazza oggi si troverebbe in Romania, dopo aver lasciato la Francia.
Mariana in collegamento telefonico racconta i dettagli dell’incontro con Florina, la presunta donna del video girato dalla guardia giurata. “Questa donna nel campo era una figura importante, mi rimase impressa perché era una persona che era un punto di riferimento. Che poi sarebbe anche mia zia”, racconta. “Non so il nome – dice – dicono che si chiamava Silvana ma da me si faceva chiamare Florina. Io con lei ci ho parlato poco, parlava italiano ma con me non ha parlato molto”. Mariana ha paura perché la sua testimonianza potrebbe essere la chiave di svolta. E tuona: “C’è da pensare che questa è gente pericolosa. Io non so se stanno ancora insieme con mio zio, ho chiesto a mia sorella ma lei è vaga e non mi dà notizie. Io ammetto di avere paura, ci ho messo la faccia, ma queste persone hanno dei giri particolari”.
Mariana dice di essere pronta a cambiare numero e di aver fatto una denuncia alle Forze dell’Ordine, dove avrebbe raccontato quello che ha visto nel campo rom parigino. Poi aggiunge: “Non ho mai sentito chiamarla Danas, ma questa ragazza non sapeva la sua età, avrà avuto tra i 17 e i 18 anni all’epoca. Era molto traumatizzata, non parlava quasi mai e si faceva capire a gesti. Era messa male, ricordo che non aveva i denti, spesso le tremavano le mani. Ricordo che era molto controllata e che non le veniva mai permesso di uscire nel campo rom. Una volta mi disse che non sapeva chi fosse la sua famiglia biologica e quale fosse la sua identità”.
Fonte: iltempo.it