Durante lo speciale di Ore 14, condotto da Milo Infante e andato in onda il 29 giugno, l’avvocato Giacomo Frazzitta ha dichiarato che una testimone chiave sul caso Denise Pipitone avrebbe subito un’aggressione sotto casa da parte di tre ignoti. Il legale ha specificato che non è detto che l’aggressione sia legata alla testimonianza, ma è opportuno fare degli accertamenti in tal senso.
La segnalazione importante seguita dall’aggressione
Il legale storico di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, durante la puntata speciale di Ore 14, andata in onda il 29 giugno, ha dichiarato che una donna avrebbe fatto un’importante segnalazione riguardante il caso Denise Pipitone.
La stessa donna avrebbe in seguito chiamato l’avvocato per informarlo di aver subito un’aggressione sotto casa: sarebbe stata picchiata da tre persone ignote.
Motivi ignoti, non si è trattato di una rapina
L’avvocato Frazzitta ci ha tenuto a specificare di aver chiesto alla testimone picchiata se le avessero rubato qualcosa, ma questa avrebbe negato, per cui non si sarebbe trattato di una rapina. Dunque sembrerebbe trattarsi a tutti gli effetti di una spedizione punitiva. I motivi e i mandanti dell’aggressione sono sconosciuti, ma meritano un approfondimento. Pur ammettendo la possibilità che l’aggressione sia legata ad altri motivi, diversi da quelli della posizione di superteste in un caso rilevante ormai a livello nazionale, Giacomo Frazzitta non è convinto che i due eventi siano scollegati.
Considerando la possibilità che l’aggressione subita sia legata alla testimonianza della donna, è giusto che vengano fatti ulteriori controlli in tal senso.
Nuovi testimoni dopo 17 anni
Molti sono i testimoni che hanno deciso di parlare dopo 17 anni dalla scomparsa di Denise, A dare il via alla testimonianza è stata una lettera anonima inviata qualche mese fa allo studio del legale Frazzitta.
Secondo tale teste oculare anonimo, Denise sarebbe stata avvistata in un’auto scura con altre tre persone, circa 45-60 minuti dopo la sparizione. La bambina avrebbe pianto e invocato l’aiuto della mamma. Tale lettera è stata subito presa in considerazione in quanto quello che veniva descritto fu ritenuto di “interessante credibilità e concretezza” da parte dell’avvocato Frazzitta.
Il teste anonimo dichiarò di aver aspettato 17 anni per dire la verità per paura.
Altra testimonianza è quella di un investigatore che inizialmente indagò sul caso Pipitone. L’uomo, le cui parole non hanno trovato un riscontro ufficiale, ha dichiarato che a prendere Denise, sarebbe stata la sorellastra Jessica Pulizzi che, ricordiamo, è stata assoluta in tutti e tre i gradi di giudizio in via definitiva.
Fonte: blastingnews.com di Giulia Guadalupi