Se quindi il nostro animale domestico provoca dei danni a qualcosa o qualcuno dentro o fuori della nostra proprietà, ne saremo responsabili civilmente e saremo altresì chiamati a risarcire il danno.
Ciò anche nel caso in cui il nostro animale domestico provochi il danno in un momento in cui era fuggito, o comunque non era sotto la nostra custodia .
L’unica eccezione è rappresentata dal cosiddetto caso fortuito ossia la prova che il comportamento dell’animale sia stato imprevedibile ed eccezionale e tale da non poter essere in alcun modo evitato.
Si ha caso fortuito quando il padrone, pur avendo adottato tutte le cautele possibili, non è in condizione di conoscere le intenzioni del danneggiato, conseguentemente non può essere chiamato a rispondere anche di fatti posti in essere incautamente da altri.
Se il padrone ha affidato il proprio animale a un altro soggetto per un tempo limitato (per esempio, per portarlo al parco per una passeggiata o per custodirlo durante le vacanze) responsabile personalmente è quest’ultimo e non il proprietario.
La responsabilità, che può derivare dal danno procurato da un animale, può essere oltre che civile anche penale.
Infatti il proprietario o detentore di un cane al momento del verificarsi dell’aggressione potrebbe essere chiamato a rispondere del reato di “Lesioni personali colpose” di cui all’articolo 590 c.p., nel caso in cui la vittima riporti una lesione personale e siano ravvisabili nell’accaduto i profili della colpa nella custodia o nella vigilanza dell’animale.
Al fine di prevenire il rischio di danni nei confronti di altre persone o di cose i proprietari di cani devono tenere determinati comportamenti:
– utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
– portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti;
– affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
– acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore;
– assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive;
– raccoglierne le feci (nel caso conduca il cane in ambito urbano), e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse.
È opportuno ricordare che con una polizza RC ci si può tutelare da qualunque danno possa provocare il nostro animale domestico.”
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello