La viabilità siciliana è messa a dura prova dal disinteresse politico e dalla volontà scellerata degli ultimi governi nazionali di abbandonare la Sicilia a se stessa. Il Crollo del ponte sulla strada statale 187 che collega i Comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo segue di poche settimane quello che collega Salemi a Marsala, per restare in provincia di Trapani.
Così Giuseppe Messina, alla guida del sindacato Ugl in Sicilia e Mario Parrinello, Segretario territoriale di Trapani commentano l’ennesimo episodio di cronaca che ha visto crollare un ponte in Sicilia Occidentale.
“Lo Stato non fa manutenzione nelle strade da decenni e l’elenco dei disastri rischia di allungarsi sempre più – proseguono – perché la natura c’entra poco e fino ad un certo punto. È facile puntare il dito sul cambiamento climatico, sulle piogge eccezionali che hanno devastato l’Isola, ma la verità è che opere realizzate settant’anni fa non è pensabile che possano resistere in eternità se non si programmano lavori di sistemazione”.
“Lo Stato non fa manutenzione da decenni in Sicilia e riduce pure le risorse da destinare ai lavori di manutenzione di strade e ponti – insistono Messina e Parrinello – e le strade siciliane, soprattutto quelle interne, sono soggette a piccole opere di sistemazione in superficie senza mai intervenire in maniera approfondita per risolvere problemi o meglio per evitare che possano verificarsi ancora episodi come quello di oggi.
“Il governo regionale faccia sentire la voce grossa a Roma – concludono – per rivendicare il diritto alla mobilità in sicurezza, lanciando un piano straordinario di contrasto al dissesto idrogeologico ed messa in sicurezza di strade interne e ponti”.
Comunicato