La variante Omicron si può prendere due volte a distanza di poco tempo. È quanto emerge da uno studio dello Statens Serum Institut di Copenhagen, uno dei più grandi istituti di ricerca della Danimarca nel settore sanitario. In pratica, è stato appurato che chi si è infettato con Omicron, a poca distanza ha preso anche la Omicron 2, quest’ultima ha una lieve ma maggiore capacità di contagiare rispetto alla già molto trasmissibile versione BA.1. Tecnicamente si viene considerati “reinfettati” quando risulta un tampone positivo ad almeno 90 giorni dalla negativizzazione legata a una precedente infezione.
Lo studio pubblicato esamina 47 casi di infezioni da BA.2 verificatesi poco dopo un’infezione da BA.1. Gli scienziati hanno selezionato un sottoinsieme di campioni tra 1,8 milioni di casi di infezioni comprese nel periodo dal 22 novembre 2021 all’11 febbraio 2022. Sono poi stati selezionati gli individui con due campioni positivi (tra 20 e 60 giorni di distanza tra la prima e la seconda infezione). Su un totale di 187 casi sono stati identificati 47 casi di reinfezione da BA.2 subito dopo un’infezione da BA.1.
Ma c’è di più. Dallo studio emerge che di questi 47 casi: l’89% non sono stati vaccinati, il 6% sono stati vaccinati due volte, il 4% hanno avuto una sola dose. I sintomi erano sostanzialmente gli stessi tra la prima e la seconda reinfezione e la carica virale è sembrata essere inferiore nella reinfezione. La maggior parte delle reinfezioni si è verificata in persone di età inferiore ai 30 anni.
Fonte: Gds.it