E’ ormai quasi certo che, nei lavori di dragaggio del porto canale di Mazara , non sarà rimosso il peschereccio sequestrato , ormeggiato da decenni al molo Pammilo. Il natante di bandiera estera bloccata in acque territoriali italiane per traffico di droga e sigarette oggi in stato di rovina , poggia sulla fanghiglia che rende innavigabile il fiume Mazaro. Numerosi gli sforzi di rimuoverlo o demolirlo compiuti dalle istituzioni comunali e della Capitaneria di Porto, resi vani da questioni finanziarie e burocratiche anche giuridiche .Nel imminente dragaggio la “questione” rimozione del vecchio peschereccio estero sequestrato, diventa più urgente di risoluzione. Le associazioni marinare,la politica e il Comune non possono tirarsi indietro L’istituto il Duemila segna un passo in avanti fornendo “la bussola”con chiarezza e responsabilità per porre in essere quanto programmato con forte impegno dal Comune di Pantelleria, in intesa con l’Ufficio dell’Entrate nel posto.Una S.P.A. in house opera per il trasloco delle numerose barche e scafi esteri, abbandonati nelle coste dell’isola dagli immigranti sbarcati.Il Duemila, realisticamente, sollecita per il porto-canale di Mazara, la creazione da parte del Comune in intesa con l’Agenzia delle Entrate la SPA in house, per la rimozione del peschereccio estero sequestrato, ormeggiato al molo Pammilo. Il porto-canale ripulito in tutti i fondali, riacquisterà valore, forza dei pescherecci di altura e attrattiva per le imbarcazioni del turismo nautico.
Nota Stampa il Duemila