INFORTUNIO SUBITO IN PALESTRA: CHI PAGA?
D.:《Salve Avvocato, qualche settimana fa l’istruttore della palestra che frequento mi ha fatto fare un esercizio di squat con un carico pesi superiore al mio limite procurandomi uno strappo muscolare alla schiena. Posso chiedere il risarcimento dell’infortunio alla palestra?》
R.: “Partiamo subito col dire che non sempre il gestore della palestra è responsabile per gli infortuni dei clienti ma occorre valutare ogni singolo evento infortunistico per potere stabilire se il gestore – oltre eventualmente all’istruttore – siano tenuti a risponderne.
Se è vero da una parte che le attività devono svolgersi in ambienti sicuri con macchinari ed attrezzi idonei la cui sicurezza venga mantenuta nel tempo attraverso una corretta manutenzione da parte del gestore, dall’altra l’utilizzo improprio di un attrezzo su iniziativa del cliente o l’esecuzione di un esercizio senza consultare l’istruttore può, in certi casi, escludere la responsabilità del titolare della palestra e dello stesso istruttore.
Nel caso del lettore non è specificato se lo stesso sia già in possesso di un referto attestante l’entità delle lesioni, né se abbia già richiesto formalmente il risarcimento del danno subito.
Quando, infatti, ci si procura un infortunio in palestra bisogna, innanzitutto, andare al pronto soccorso per farsi refertare.
Successivamente, si dovrà indirizzare alla palestra una diffida contenente una richiesta risarcitoria formulata, però, in maniera generica dal momento che non si conoscono ancora le conseguenze dell’infortunio e delle spese che si dovranno sostenere a causa dello stesso.
La palestra una volta ricevuta la diffida ha due possibilità: attivare immediatamente la propria assicurazione oppure non tenerne conto per svariati motivi: es. mancato rinnovo della polizza assicurativa, mancanza di copertura assicurativa.
Nel primo caso, l’assicurazione interpellata, se ritiene fondata la richiesta risarcitoria, avvia l’istruttoria finalizzata all’eventuale risarcimento.
Qualora, invece, la palestra non abbia copertura assicurativa o la stessa non sia valida (es. mancato pagamento del premio), questo non fa venire meno la responsabilità della palestra e l’obbligo di risarcire il danno.
Infatti, in caso di inerzia della palestra a fronte della diffida, ci si può rivolgere ad un Avvocato al fine di avviare l’azione finalizzata ad ottenere il risarcimento del danno subito.
Oltre alla sede civile, che è quella naturale per ottenere il risarcimento, si potrà anche agire in ambito penale presentando querela per il reato di lesioni colpose entro tre mesi dall’infortunio.”
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello
Se volete sottoporre una domanda all’Avvocato potete mandare una mail all’indirizzo della redazione: vivimazara@libero.it