Il 7 Giugno del 1981 alle ore 15.02 un terremoto colpiva il trapanese, era una Domenica pomeriggio assolata quando si senti un boato, era il terremoto, l’ intensita’ fu di 4.8 gradi della scala Mercalli. L’epicentro fu localizzato tra Castelvetrano, Mazara, Marsala. Le scosse furono avvertite in tutto il trapanese ed in parte nella Provincia Agrigentina, Sciacca, Ribera, Menfi. A Mazara i danni maggiori. Sono rilevanti. La scossa ha provocato il crollo di alcune case su Lungomare e di numerosi vecchi muri gia’ lesionati dal sisma del 1968 e di cornicioni. Moltissime le case lesionate e danneggiate, specie quelle a piano terra. Mazara e’ completamente deserta. I vigili del fuoco con 10 squadre hanno lavorato ininterrottamente, per tutto il pomeriggio fino a sera tardi intervenendo ovunque fossero segnalati pericoli e danni. Lesionate le caserme dei Carabinieri, della Finanza, del Commissariato di pubblica sicurezza e la Capitaneria di porto. Danni si segnalano anche nelle scuole. Inagibile il carcere mandamentale dove erano ospitati 23 detenuti. Tutti hanno ottenuto di potere tornare provisioramente in famiglia. Corsie completamente vuote all’ ospedale Abele Ajello, gli ammalati piu’ gravi si sono accampati nello spiazza le antistante, mentre gli altri hanno raggiunto le proprie famiglie. I Mazaresi al primo segnale hanno abbandonato le case, e’ sono usciti all’ aperto con la paura che altre scosse si ripetessero. Man mano che sono passate le ore si e’ potuto accertare che i danni sono ingenti. Ecco un primo sommario bilancio dei danni. Transennate sono state le vie XX Settembre, Garibaldi, Santa Caterina, Porta Palermo, Bagni, nonche’ Piazza Santa Veneranda e il lungomare. Danni ingenti sono segnalati nelle zone di Makara lesioni soprattutto alle costruzioni angolari, sul lungomare dove pare che il 30 per cento dei fabbricati sia stato seriamente colpito, in Via Dorso, dove una casa a tre piani e’ gravemente lesionata. Quasi tutti danneggiati sono i villini di lido Tonnarella, mentre seri danni sono segnalati in Via XXVII Maggio. Ancora danni alle chiese ed in alcune abitazioni delle Vie Narcisio, Paolo Ferro, Mozia, Dell’ Acqua. Non funziona la radio costiera. A Mazara nel primo pomeriggio, subito dopo le prime notizie e’ arrivato il Prefetto di Trapani Dottor Edoardo Somma, che ha presieduto al Palazzo Comunale, una riunione operativa cui hanno partecipato amministratori comunali e gli ufficiali delle forze di Polizia. Sono stati disposti sopralluoghi tecnici alle caserme e alle scuole, nonche’ controlli alla condotta idrica. Dopo appena mezz’ora dalla scossa, tutti i Vigili Urbani erano gia’ in giro con i tecnici per i necessari sopralluoghi ed interventi. Intanto mentre calava l’ oscurita’ lunghissime colonne di macchine si dirigeva o verso le campagne e luoghi all’ aperto. Mazara del Vallo alle ore 20.00 di quel 7 Giugno 1981 era una Citta’ fantasma.
Michele Caci
(Nella foto: la tendopoli allestista allo stadio Nino Vaccara)