L’estate è per antonomasia la stagione della spensieratezza, delle attese vacanze e dell’allegria, ma per alcune persone è sinonimo di umore nero, scarsa voglia di fare, debolezza fisica e psichica.
Chi soffre di questi sintomi è affetto da SAD, acronimo di Seasonal Affective Disorder, ovvero un disturbo dell’umore che si presenta in determinate stagioni: nel caso in considerazione si parla anche di “depressione d’estate” o “summer blues”.
I sintomi della SAD estiva sono spesso complementari a quelli della versione invernale: mentre nel periodo freddo si tende a dormire molto, ci si sente pigri e si tende a ingrassare, nei mesi caldi si dimagrisce, si mangia meno, si dorme poco. E vedere che tutti gli altri si divertono e pensano alle vacanze non aiuta.
Fermandoci a riflettere su questo fenomeno, possiamo facilmente renderci conto che l’inizio delle ferie coincide con il blocco delle nostre attività abituali, seppur a volte noiose e faticose. Questo andamento, che a volte ci colpisce per la ripetitività, è qualcosa tuttavia che, scandendo le nostre giornate in modo costante e preciso, ci dà regole e confini. Quando questa routine si ferma, siamo più liberi, e certamente è più libera anche la nostra mente, che può soffermarsi su pensieri o dolori accantonati durante il periodo lavorativo perché troppo pressanti e difficili da gestire: di conseguenza le riflessioni messe in precedenza in stand-by, nel momento di calma rappresentato dalle ferie, riaffiorano alla mente in modalità più o meno cosciente.
L’origine è dunque da ricondursi soprattutto ai nuovi ritmi e, non a caso, tende a riguardare persone particolarmente devote al lavoro, poco propense a “staccare la spina”, le quali proprio durante le classiche vacanze estive rischiano di trovarsi disorientate. Avere d’un tratto molto tempo a disposizione inevitabilmente lascia maggiore spazio alla riflessione, alla realizzazione di bilanci sulla vita passata e di programmi sul futuro.
Possono così manifestarsi all’improvviso attacchi d’ansia, mancanza d’appetito, difficoltà a prendere sonno e apatia. Se in molti casi sono sufficienti alcuni giorni perché questi fenomeni tendano a ridursi d’intensità, fino a scomparire, non è raro che lo stato d’animo possa peggiorare al punto da rendere impossibile lo svolgimento delle normali attività quotidiane e da far apparire insuperabili anche i piccoli problemi e avversità.
È fondamentale che le persone vittime dei Summer Blues visualizzino la loro depressione stagionale come un’opportunità per migliorare le proprie abitudini. Così facendo – una volta superata la fase più difficile – si potrà riconquistare la sensazione di benessere perduta e al contempo si avrà maggiore consapevolezza dei propri punti di forza. A volte, però, la depressione in estate viene percepita in modo talmente negativo da rendere estremamente difficile ragionare in questi termini.
Fortunatamente, esistono diversi rimedi per migliorare il tono dell’umore:
⁃ praticare attività fisica, dalla quale fisico e mente sono in grado di trarre grande beneficio: praticare sport aiuta infatti a rilasciare endorfine, il cui contributo sul benessere è essenziale. Anche delle semplici passeggiate all’aria aperta, immersi nel verde, sono di grande aiuto contro la depressione; meglio ancora sarebbe dedicarsi allo sport in compagnia, in modo che il tempo passi più velocemente, la fatica percepita sia minore, e i legami con le persone care diventino più stretti;
⁃ malgrado la stagione estiva induca ad una maggiore libertà, è importante che chi è soggetto alla depressione in estate mantenga una certa regolarità e adotti una routine stabile -anche da un punto di vista alimentare- : questo permetterà di organizzare al meglio le giornate, a tutto vantaggio della serenità;
⁃ considerando come la depressione estiva includa tra i suoi sintomi l’insonnia, è preferibile dormire in stanze ben arieggiate, all’interno delle quali la luce fatichi ad entrare: una camera ben oscurata sarà di grande aiuto per l’orologio biologico;
⁃ rivolgersi ad un professionista che aiuti a ritrovare la serenità e la spensieratezza tipiche di questa stagione.
Dott.ssa Alessia Zappavigna -Psicologa