È un’estate calda quella della formazione professionale in Sicilia e non solo per le elevate temperature registrate da giorni nell’Isola.
Dopo la pubblicazione dell’Avviso che finanzia e regolamenta i percorsi formativi dei primi anni in obbligo scolastico in Sicilia, sono esplose le polemiche e le parti sociali hanno preso posizione netta contro il contenuto dell’atto amministrativo emanato dall’assessore Arico’.
A parlare le associazioni degli enti che hanno preso le distanze dalla recente dichiarazione sulla stampa dell’assessore regionale istruzione formazione professionale, Alessandro Arico’. “Rimaniamo basiti dalle dichiarazioni dell’assessore alla Formazione Alessandro Aricò che, quanto all’avviso che stanzia 31 milioni per la realizzazione dei corsi Iefp, liquida le criticità sollevate dalle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali con un semplice, ‘L’avviso prevede i paletti che servono a usufruire di 10 milioni di euro del Pnrr’. È una dichiarazione che tradisce la totale assenza per la sostanza del bando, un avviso che è invece finalizzato a combattere contro la dispersione scolastica a formare migliaia di giovani e a dare lavoro a un intero settore”. Così le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore IeFP, Forma, Cenfop, Anfop, FormaRe, Asef e Federterziario esprimono il loro rammarico per la reazione dell’assessore regionale alla Formazione professionale alle critiche sollevate dall’intero comparto. “L’assessore – dicono i rappresentanti degli enti di Formazione – invece di convocare con urgenza il Comitato per le politiche regionali della formazione professionale previsto dalla legge regionale sulla Formazione professionale preferisce concludere il suo mandato con un semplice: ‘Non abbiamo recepito la legge, che è poi un emendamento approvato pochi giorni fa nella notte, per evitare contenziosi’. Il riferimento è alla norma varata dal’Ars nel corso del voto sulle variazioni di bilancio e pubblicata in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi. “Ci chiediamo – proseguono – quali contenziosi ha evitato? Contenziosi instaurati da chi? Vogliamo ricordare all’onorevole Aricò che queste associazioni di categoria rappresentano 26 enti di formazione impegnati nel settore dell’Istruzione e Formazione Professionale su un totale di 29”. “Ci dispiace annunciare – continuano i rappresentanti degli enti di formazione – l’impugnativa dell’avviso che finanzia le prime annualità dei percorsi IeFP approvato con il decreto del dirigente generale numero 1438 del 11 agosto 2022. L’avviso non è ancora pubblicato in Gazzetta mentre ciò che l’assessore confina a semplice ‘emendamento approvato pochi giorni fa nella notte, per evitare contenziosi’ è stato promulgato dal presidente della Regione Sicilia il 13 agosto”.
Sulla stessa onta il sindacato Ugl che da giorni fa sentire la propria voce di dissenso sul testo dell’Avviso in questione attraverso ip Segretario regionale confederale Giuseppe Messina.
“Le affermazioni rilasciate alla stampa dall’assessore Arico’ non ci soddisfano e semmai danno sostanza alle nostre critiche. Il mancato richiamo alla norma approvata dal parlamento siciliano non ha l’obiettivo di evitare possibili contenziosi ma quello di far chiarezza sulla modalità di assegnazione delle risorse pubbliche, da troppi anni concentrate nelle mani di pochi. L’assessore Arico’ ha perso la grande occasione di spiegare ai cittadini il perché della sua scelta. Ed allora, anziché intavolare vani tentativi di difesa, provi piuttosto a chiarire ai siciliani il perché della disapplicazione di norme nazionali e regionali. Farebbe cosa saggia se ritirasse l’avviso.”
Il Segretario dell’Ugl siciliana è fortemente critico sull’operato dell’assessore Arico’.
“Ci saremmo aspettati un balzo in avanti verso l’innovazione del settore con miglioramenti che avrebbero finalmente allineato, come previsto dal legislatore nazionale, le regole d’ingaggio delle scuole dei mestieri con quelle degli istituti statali di secondo grado sulle rendicontazioni, per esempio. Ed invece assistiamo al ritorno al passato con un avviso viziato da una visione miope che finisce con accontentare solamente pochi. Chi si è affrettato nelle scorse ore a sostenere le ragioni dell’avviso, dimentica che, in uno stato di diritto, le norme di legge vanno applicate e rispettate.”
Ed ecco l’affondo tecnico sull’Avviso: “L’assessore Arico’ spieghi alle migliaia di famiglie siciliane il perché della costruzione di un avviso che obbliga alle classi pollaio e vieta l’avvio ai percorsi formativi di tutti quei minori non risultanti sul portale Sidi del Ministero dell’istruzione, così facendo si finirà col l’alimentare l’abbandono scolastico e la dispersione scolastica.”
Messina conclude con un chiarimento rivolto a chi ha tentato di ostacolarne l’attività sindacale rispetto alla posizione assunta contro l’operato dell’assessore regionale della formazione professionale, reo di non aver coinvolto le parti sociali prima dell’emanazione dell’avviso finito solo le lenti di ingrandimento.
“A chi ha criticato nei giorni scorsi la posizione dell’Ugl sulla vertenza della formazione professionale, corre l’obbligo di ricordare che la centralità di cittadini e lavoratori e la difesa dei loro diritti appartengono alla storia del sindacato che ininterrottamente dal 1950 ne sostiene le ragioni.”