L’appuntamento è per martedì 18 ottobre quando in piazza della Repubblica, alle 8,30, si riuniranno centinaia di cittadini e commercianti provenienti anche dai Comuni limitrofi per protestare e far sentire la propria voce contro i rincari dell’energia che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese, molte delle quali già costrette a chiudere per i costi ormai diventati impossibili da sostenere.
Da giorni, ormai, è partito il tam-tam mediatico sui social per pubblicizzare la manifestazione sui social e chiamare a raccolta quanta più gente possibile: tantissime le foto e i video di cittadini ed esercenti che, con in mano la locandina della manifestazione, danno il loro appoggio e confermano la partecipazione all’appuntamento in piazza della Repubblica: «Noi giorno 18 aderiremo a questo sciopero», dicono in un video Giacomo Vannone e il figlio Francesco; «Anche Passion caffè chiude e giorno 18 manifesterà al corteo», affermano in un altro video i proprietari. «Siamo pronti per scendere in piazza per i costi dell’energia – dicono i proprietari del bar dolce Tevere di Mazara -, noi siamo già chiusi perché abbiamo pagato 15 mila euro tra luce e gas». E ancora: «Mi raccomando, giorno 18 tutti uniti per la sopravvivenza», sono le parole del proprietario della pizzeria La sfiziosa di Trapani.
Sono soltanto alcuni dei commercianti e dei cittadini che saranno presenti martedì prossimo: «A Mazara il 70% delle attività saranno chiuse per essere gli uni al fianco agli altri in questa protesta – spiega Andrea Anzalone, uno dei tre organizzatori della manifestazione insieme a Gaspare Accardo e Francesco Alagna -, il nostro obiettivo è arrivare a Roma. Li devono darci risposte. Non sono stati in grado di tutelare il popolo italiano e ci hanno svenduti alle speculazioni. C’è gente che mi dice ‘’aspetto che mi taglino la luce e chiudo l’attività’’, sono parole inconcepibili. Io stesso ho ricevuto bollette da 8 mila euro e adesso aumenteranno tra i 12 e i 14 mila. Adesso basta». La manifestazione, dunque, partirà da piazza della Repubblica e raggiungerà piazza Matteotti: «Una volta arrivati daremo voce al grido di dolore delle persone – conclude l’organizzatore».
Fonte: Gds.it – Davide Ferrara