Queste settimane, rappresentano per molti studenti il momento per decidere a quali studi dedicarsi “da grandi”.
Coloro che si accingono a concludere il percorso presso gli istituti di istruzione di secondo grado si trovano infatti proprio in questo periodo a decidere se continuare gli studi e soprattutto a quale campo dedicarsi, e anche gli studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado (la cosiddetta “scuola media”) procedono con la pre-iscrizione alle scuole superiori.
La scelta scolastica al termine della scuola secondaria di primo grado è infatti una decisione molto importante nella vita dei ragazzi e delle loro famiglie ed è opportuno affrontarla con il massimo impegno. Una scelta ragionata e motivata aiuta a capire quale sia la scuola più adeguata per il proprio figlio o la propria figlia e permette di affrontare meglio le eventuali difficoltà che potrebbe incontrare in futuro.
Fin dai primi anni del percorso scolastico, l’educazione svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.
Nell’orientamento scolastico e professionale ci sono alcuni aspetti da valutare con attenzione, quali:
-gli interessi personali;
-il progetto a lungo termine (“voglio inserirmi presto nel mondo del lavoro oppure prevedo di frequentare l’università?”)
-il tipo e il grado di impegno nello studio.
E’ importante capire quali passi affrontare e in quale sequenza, per fare una scelta sufficientemente buona. La scelta per essere adeguata deve essere in linea con le caratteristiche, le attitudini, i valori, la motivazione di ogni ragazzo.
È opportuno che questa decisione venga presa al termine di un percorso in cui siano prese in considerazione le tre principali fonti di informazione e conoscenza che l’alunno ha a disposizione: la propria autovalutazione, l’opinione e i desideri dei genitori, il parere degli insegnanti. Gli alunni solitamente danno molta importanza anche al parere degli amici e dei compagni di classe, ma a questa età il consiglio dei coetanei si basa più sul desiderio di condividere le esperienze che sull’effettiva capacità di capire cosa potrebbe essere meglio per l’altro.
Una buona scelta scolastica migliora l’autostima, crea fiducia e costituisce la base per ulteriori apprendimenti; i fallimenti al contrario sono fonte di frustrazione, diminuiscono la fiducia in se stessi e, se non affrontati adeguatamente, possono essere causa di atteggiamenti di rinuncia o di abbandono e dispersione scolastica.
La probabilità di successo scolastico e lavorativo è legata al fatto di scegliere una scuola che interessa, in cui il ragazzo sia disposto ad impegnarsi per affrontare le richieste e le inevitabili difficoltà che potrà incontrare, intraprendendo un percorso di continuo miglioramento.
Oggigiorno esistono molti percorsi finalizzati a far conoscere ai ragazzi le caratteristiche degli istituti di istruzione o le possibilità lavorative; inoltre sul territorio sono spesso presenti dei servizi di psicologia atti proprio a dare supporto ai più giovani nella scelta di un percorso formativo o professionale che sia in linea con il loro vissuto più profondo
Dott.ssa Alessia Zappavigna -Psicologa