“Entro l’autunno realizzeremo un impianto per lo stoccaggio dei rifiuti marini raccolti dalle imbarcazioni da pesca nell’area portuale ed inoltre doteremo di illuminazione efficiente e videosorveglianza il nostro porto ed in particolare l’ultimo tratto del fiume Mazaro dall’avamporto fino al primo ponte. I nostri due progetti presentati nell’ambito del bando regionale ‘Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari da pesca’ sono stati ammessi a finanziamento dalla Regione Siciliana per un totale di 500mila euro ed i nostri uffici sono già al lavoro per il bando di gara e l’effettuazione degli interventi in tempi rapidi”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci annunciando che con decreto n. 225 di ieri il dirigente generale del Dipartimento regionale Pesca ha comunicato la graduatoria delle istanze ammissibili al bando di attuazione della Misura 1.43. I due progetti del Comune di Mazara del Vallo per la realizzazione di un’isola ecologica e per la manutenzione straordinaria degli impianti d’illuminazione e video sorveglianza nell’area portuale sono stati ammessi a finanziamento, ottenendo rispettivamente il primo e quinto posto tra le 26 proposte progettuali ammesse.
La graduatoria sarà definitiva entro l’ultima settimana di maggio ed il Comune, che ha già effettuato la manifestazione d’interesse propedeutica alla gara d’appalto, procederà a breve alla procedura di affidamento. I lavori avranno una durata di 90 giorni e dovranno concludersi entro l’autunno.
La progettazione esecutiva dell’isola ecologica è stata coordinata dall’ing. Marcello Bua dell’Ufficio Tecnico, mentre la progettazione della pubblica illuminazione e video sorveglianza è stata effettuata dall’architetto Giuseppe Caradonna. Responsabile dei due procedimenti è il geometra Mario D’Agati. Direttore dei lavori per illuminazione e videosorveglianza è il geometra Salvatore Ferrara; direttore dei lavori per l’isola ecologica: l’arch. Tatiana Perzia.
Links utili:
09 maggio 2023
Comune di Mazara – Ufficio stampa Ettore Bruno
