Se vi capita di condividere spesso foto e video sui social network, fate attenzione poiche’ qualcuno potrebbe appropriarsi della vostra identità e usarla per creare un deepfake a scopi illeciti.
I deepfake sono foto, video e audio falsi che riproducono volti, corpi e voci di persone vere in modo estremamente realistico.
Per realizzarli vengono usati particolari software che manipolano i contenuti caricati dagli utenti allo scopo di perpetrare dei veri e propri furti d’identità.
Pertanto chiunque abbia postato su siti o social la propria foto, può ritrovarsi rappresentato in luoghi in cui non è mai stato o con persone che non ha mai conosciuto o, peggio, in situazioni compromettenti.
Infatti, come i recenti fatti di cronaca purtroppo insegnano, i volti o i corpi delle persone ignare (anche minorenni) possono essere manipolati o innestati sui corpi di altri soggetti, nudi o impegnati in pose o atti di natura esplicitamente sessuale (c.d. deepnude).
In questi casi ci troviamo di fronte non solo ad una diffusione illegale di materiale pornografico ma anche ad un vero e proprio furto d’identità.
Le persone vittime del deepfake non possono più controllare né la loro immagine né i loro pensieri con grave violazione della loro dignità e della loro privacy.
Oltretutto il rischio è che le immagini ed i video possano essere utilizzati al fine di estorcere denaro alla vittima o per vendetta.
Basti pensare al reato di cui all’art. 612 ter del Codice penale, comunemente conosciuto come “Revenge porn”, termine volto a indicare la divulgazione a scopo di ricatto, denigrazione o vendetta, da parte dell’ex partner, di foto e video a contenuto sessuale o addirittura pornografico.
Cosa fare, quindi, se si sospetta che un video, una foto o un audio siano un deepfake?
La prima cosa da fare è evitare, intanto, la condivisione per impedirne la diffusione incontrollata e, successivamente, segnalarlo come falso alla piattaforma che lo ospita (es. social media, blog, sito, etc..).
Se si ritiene che il deepfake sia stato utilizzato in modo tale da violare la privacy di qualcuno o addirittura da compiere un reato, occorre rivolgersi immediatamente all’autorità di polizia.
Il migliore modo per proteggersi dai rischi connessi all’uso dei falsi digitali è quello di prestare la massima attenzione nell’utilizzo e nella diffusione di fotografie, video ed audio propri e dei propri cari che rimangono on line per sempre nonostante la cancellazione”.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello