“Ancora una volta l’Ue criminalizza e di conseguenza penalizza il settore della pesca, mettendo in atto una nuova misura vessatoria, vergognosa e priva di buon senso. Non c’è altro modo per definire l’accordo raggiunto a Bruxelles sulla revisione del regolamento ‘Controlli’, che prevede l’obbligo di installare telecamere a bordo dei pescherecci oltre i 18 metri di lunghezza e l’inasprimento delle regole sul cosiddetto ‘margine di tolleranza’, una decisione folle che riduce al minimo la flessibilità nelle operazioni di trasbordo e di cattura accidentale e che si traduce in ancora più sanzioni per i pescatori. L’obbligo, che era previsto per i pescherecci oltre i 12 metri, è stato alzato a 18 solo grazie alla Lega, salvando così una parte della nostra flotta, ma andava del tutto cancellato. Le istituzioni Ue si dimostrano sempre più lontane dai reali bisogni dell’economia e dei cittadini, lasciandosi incantare dalle sirene di ambientalisti e fanatici delle ideologie green. Ci opporremo in Parlamento a queste nuove regole, votando contro l’accordo, che si aggiunge a un regime già alquanto oppressivo nei confronti delle marinerie di Sicilia e Sardegna, da sempre danneggiate da normative asfissianti e oggi anche dal paventato stop alla pesca a strascico che, solo in Sicilia, vede impiegate un migliaio di persone. L’unica nota positiva arriva dal lavoro fatto dalla delegazione della Lega che ha ottenuto anche una maggiore tracciabilità nella filiera, cosa che avvantaggia il pescato di qualità delle nostre marinerie, e più controlli e sanzioni per chi fa concorrenza sleale. Al momento del voto ciascun parlamentare dovrà assumersi le proprie responsabilità. Noi ci saremo, a difesa dei pescatori e del pesce di qualità”.
Così in una nota Annalisa Tardino, eurodeputata della Lega, componente della Commissione Pesca e commissario regionale del partito in Sicilia.
Comunicato stampa