Anche quest’anno l’estate si inaugura a Mazara del Vallo con un evento che si ripete puntualmente dall’ormai lontano 1986, anno in cui una giovanissima coreografa e regista mazarese propose il primo saggio della sua scuola di danza: la Dance Works. Alcuni dei lettori forse se ne ricordano, ne parlarono anche i giornali: Carla Favata aveva solo 16 anni, quanto le nostre ragazze che frequentano la seconda-terza liceo. Da allora sono trascorsi 37 anni, Carla è cresciuta e oggi è un’artista e professionista che il mondo ci invidia, ospite fissa a Parigi, dove dirige da anni due dei più importanti balli storici europei, il Bal Imperial a novembre e il Bal Venetien ad aprile, e a Venezia, dove dirige il Carnevale dal 2019; Carla ha ormai scuole in tutta Italia e a Parigi, ed è stata invitata a insegnare in Cina, Canada, Egitto e Giappone, ma rimane profondamente radicata alla Sicilia e alla sua città.
Col tempo, anno dopo anno, abbiamo imparato che il saggio finale della Dance Works non è un semplice saggio come ci si aspetterebbe da una qualsiasi scuola di danza: è un vero spettacolo, un evento culturale che non sfigurerebbe in un teatro maggiore di una qualunque grande città europea. Certo, protagonisti sono gli allievi della Dance Works, ovvero i nostri bambini e adolescenti, non professionisti selezionati a livello internazionale: ma la bellezza delle storie e delle coreografie, la magia delle musiche e la bravura e l’impegno degli interpreti riescono sempre a stupirci e a trasformare la serata in toccante, emozionante poesia, un evento culturale capace di toccarci nel profondo e di cambiarci per sempre!
Quest’anno il saggio della Dance Works si fa in due: due diversi spettacoli, ognuno con la sua particolare magia. Si inizia con “il Piccolo Principe”, liberamente tratto dal celeberrimo libro di Saint-Exupery: uno spettacolo di danza classica che ci porterà nel deserto del Sahara e fra le stelle, su asteroidi e pianeti misteriosi alla ricerca del significato dell’amicizia dell’amore in compagnia del Piccolo Principe e di tanti personaggi indimenticabili: la rosa, la volpe, il serpente, il geografo, il lampionaio, l’aviatore… con loro ci commuoveremo, sogneremo, rideremo e, forse, capiremo un po’ più noi stessi.
Alla fine della prima parte seguirà il momento toccante dedicato alla memoria di Flora, la ragazza morta di neuroblastoma nel pieno della sua giovinezza, e alla raccolta fondi per Cancer Sucks, una Fondazione che raccoglie fondi a favore della divisione di neuro-oncologia dell’università Rita Levi Montalcini di Torino, l’unico centro universitario in Italia dedicato allo studio di questa spietata malattia. La danza contemporanea e l’hip hop si alterneranno a comporre un potente inno alla vita, che farà ballare tutto il teatro col ritmo e l’energia delle coreografie di Carla Favata e Amir Boubaker.
La seconda parte dello spettacolo s’incentra sulla danza contemporanea, si intitola “Per amor venne in furore e matto” e sì, è liberamente ispirato all’”Orlando furioso” di Ludovico Ariosto. Qui protagonista è ancora e sempre l’amore, ma quello tormentato e indomabile per il quale si può perdere il senno. È ciò che succede ad Orlando quando scopre la passione nata fra la principessa Angelica, sua promessa sposa, e il bel Medoro, cavaliere saraceno acerrimo nemico dei paladini di re Artù. E se parlando di paladini vi viene in mente la tradizione dei pupi siciliani, stropicciatevi gli occhi, perché parte integrante dello spettacolo sarà la famiglia Argento, la più antica dinastia di pupari di Palermo! Nico Argento e la sua famiglia parteciperanno allo spettacolo sia come pupari sia come attori, insieme agli allievi della Dance Works che interpretano i paladini e gli altri personaggi. Questo farà sì che si compia una doppia magia: realtà e rappresentazione della realtà, finzione e verità si confonderanno sul palcoscenico, e uniranno ballerini, attori, pupi, pupari, figuranti e pubblico a ricostituire e consolidare un’unica comunità, come nel teatro antico. Perché fra uomini di differenti colori e credo, pupi, sogni, ippogrifi, dolori, gioie, speranze e impedimenti d’ogni tipo, l’unica verità alla fine è l’amore, che tutto lega e anima, che a tutto dà senso.
L’appuntamento è al teatro Rivoli di Mazara del Vallo (TP) sabato 24 giugno 2023 alle ore 20:00.
MADS