A Mazara del Vallo vige ancora la pratica degli abbandoni di spazzatura nelle campagne, anche se il nostro comune è tra i comuni siciliani più virtuosi per la raccolta differenziata. I cittadini, evidentemente, hanno delle grossissime responsabilità, ma se si tiene conto dello scarso funzionamento del Centro raccolta di via Marsala, aperto dalle 7,30 alle 12,30, viene da pensare che la programmazione di questo centro raccolta andrebbe rivisto e sicuramente potenziato. D’altro canto il sindaco continua a descrivere Mazara come città green, e l’amministrazione attenta, scrupolosa nel tenere la città pulita, facendosi vanto della percentuale dell’83% di raccolta differenziata tanto da essere annoverata fra i “Comuni Ricicloni Sicilia 2022”.
Ragion per cui già dal 2021, avendo raggiunto il 75% della raccolta differenziata relativa all’anno 2020 il sindaco orgoglioso dichiarava:
“ Quello della sostenibilità e del riciclo restano i temi più importanti per la nostra Amministrazione comunale. Punteremo adesso alle periferie dove purtroppo si registra un alta percentuale di abbandono e sulle quali stiamo puntando con soluzioni di pronta realizzazione. L’obiettivo è quello di rendere Mazara del Vallo una Città sempre più orientata verso un sistema di gestione dei rifiuti sostenibile, con tutti i vantaggi che questo comporta per l’ambiente. Una sfida vinta che ha visto Mazara del Vallo imporsi come modello di riferimento regionale nell’ambito della gestione dei rifiuti e che oggi guarda con convinzione alle prospettive future con l’obiettivo di raggiungere quota 80% per l’anno 2021”.
Poi, ogni anno, questa percentuale è aumentata fino a raggiungere l’83% nel 2022.
Fatto sta che stamattina, di buona lena, alle 7:30 stavo in fila presso il centro di raccolta in via Marsala per consegnare il mio prezioso carico di plastica. La fila che già si allungava come un serpentone non mi ha fatto presagire niente buono, ma tant’è, ormai ero li e non potevo riportarmi a casa il prezioso piccolo carico. Ebbene, sono riuscita ad entrare e consegnare il prezioso bene alle 9:30. All’uscita del centro mi si palesava davanti un serpentone di auto molto più lungo di quello che vi era in entrata.
Oggi, per la sesta volta quest’anno, mi ritrovo, mio malgrado, a occupare il tempo di attesa in faccende poco proficue con l’onere di rientrare al mio lavoro con due ore di ritardo. Sindaco che faccio? Che facciamo io e tutti questi cittadini da troppo tempo in attesa? Pensi se ci venisse in mente di lasciarla per campagne! Il risultato sarebbe quello di incrementare quella percentuale di raccolta indifferenziata sparsa per il territorio che ogni giorno abbonda nelle periferie, nelle campagne, nei siti protetti e nelle viuzze del centro storico, e che nessuno dell’amministrazione è mai riuscito (o non ha mai voluto) quantificare.
Anna Quinci
Associazione Pro Capo Feto