D.: 《Sono separata consensualmente dal mio ex marito e le mie figlie sono state affidate congiuntamente anche al padre che, però, quando le preleva per gli incontri periodici stabiliti dal Giudice è solito pubblicare su Facebook e su altri social networks le foto delle nostre figlie minorenni. È legittimato a farlo senza il mio consenso?》
R. :”Per pubblicare le foto di minori sui social è necessario il consenso di entrambi i genitori.
Si tratta di un principio di recente ribadito dal Tribunale di Mantova che ha condannato una madre a rimuovere dai propri profili social le foto del figlio, pubblicate nonostante l’evidente dissenso motivato del padre.
Secondo il giudice, infatti, la gestione dell’immagine dei figli minori rientra nel novero di quelle decisioni che, anche in forza dell’affidamento condiviso, devono essere prese congiuntamente, giacché i minori devono sempre essere protetti da ingerenze illecite nella loro vita privata; e ciò sulla base delle leggi italiane, ma anche delle convenzioni internazionali in materia di diritti dell’infanzia e della regolamentazione europea sul diritto alla privacy.
Venendo ora alle tutele di tipo risarcitorio previste nel caso di inosservanza della suddetta disciplina, la legge prevede un risarcimento per illecito di natura esclusivamente civile: ciò comporta che il tribunale, su richiesta dell’interessato, possa ordinare la rimozione immediata delle immagini in questione, nonché la liquidazione di una somma a titolo di risarcimento dei danni morali provocati dalla loro pubblicazione.
Si rientra, invece, nell’ambito penalistico, nel caso in cui l’immagine, pubblicata senza i dovuti consensi, sia stata utilizzata per trarre profitto per sé o per altri, o per recare ad altri un danno: si configura in tal caso, infatti, il reato ex art. 167 del Codice della Privacy rubricato “Trattamento illecito di dati”.
In ogni caso, al di là di un eventuale consenso alla pubblicazione da parte di entrambi i genitori occorre ricordarsi sempre dei potenziali rischi che i propri figli corrono e, soprattutto, che una volta su internet le fotografie possono arrivare a chiunque e per sempre”.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello – Diritto di Famiglia
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