Il CoCRIAM (Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo) ha inviato una lettera all’ASP di Trapani e per conoscenza a tutti i superiori enti competenti della materia in oggetto, nonché al sindaco di Mazara del Vallo, agli enti locali -anche essi fra i competenti in materia- e a tutti i consiglieri per chiedere una verifica dei dati analitici dell’acqua in distribuzione potabile nella città di Mazara del Vallo, così come pubblicati nel sito ufficiale del Comune.
Secondo gli ultimi dati, l’inquinamento da nitrati, registrato nei pozzi da cui si preleva l’acqua che viene distribuita nei quartieri di Trasmazzaro e Tonnarella, si è abbassato sotto il limite di legge. Per l’inquinamento registrato in precedenza, il sindaco ha emesso l’ordinanza n. 119 del 23.11.2020 che vieta l’uso potabile dell’acqua.
Il caso appare eccezionale e ha del miracoloso, considerato che nessun denitrificatore è attivo in città e che nessuna ordinanza è stata emessa dal sindaco contro l’uso in agricoltura di fertilizzanti a base azotata.
Se l’ASP dovesse confermare questi ultimi dati analitici, che dimostrano la potabilità dell’acqua, il sindaco dovrebbe annullare la delibera che ne vieta l’uso nei quartieri di Trasmazzaro e Tonnarella, bloccare la realizzazione del denitrificatore a scambio ionico -il cui progetto è stato già pagato con denaro pubblico-, bloccare la realizzazione della condotta che da Monte Scuro porterebbe l’acqua a Mazara del Vallo. Sarebbe scongiurata la privatizzazione dell’acqua.
Comunicato stampa