La spiritualità, le serie tv, il proprio rapporto con Madrid, la poesia, le casualità della vita o la storia coreana”.
L’iniziativa è stata presentata in occasione della 19esima Giornata del Contemporaneo, promossa dai musei d’arte contemporanea italiani con il sostegno del governo.
Al centro della sua esperienza creativa, Giordano ha posto appunto l’esplorazione del costume sociale spagnolo del ‘tapeo’, consistente nel riunirsi generalmente con amici per una specie di aperitivo, spesso spostandosi di bar in bar. Per fare ciò, l’artista ha scelto di farsi accompagnare da persone di nazionalità diverse, con le quali ha dato vita a otto incontri.
Il risultato è un’installazione “multisensoriale”, con la quale Giordano ha ricostruito l’ambiente di un tipico bar spagnolo con diversi elementi, da immagini “glitchate” a piattini decorati, costellato di “frammenti” di tipo visivo, olfattivo e tattile (compreso il codice Braille) delle conversazioni avute con i suoi interlocutori. “L’idea era di fare appuntamenti quasi al buio”, spiega l’artista, “e ogni incontro ha offerto lo spunto per raccogliere e rielaborare parole, pensieri e frasi”. Marialuisa Pappalardo, direttrice dell’Iic, aggiunge che Giordano ha esplorato “un aspetto emblematico della società spagnola” e che ciò le ha permesso di approfondire l’importanza del “dialogo” come “una funzione che dobbiamo avere nei confronti degli altri”, anche per sviluppare aspetti come “l’accessibilità e l’inclusività”. ‘Dialoghi’ sarà aperta al pubblico fino al prossimo 4 novembre.
Riunirsi attorno al tavolo di un bar per assaggiare delle ‘tapas’ può dare vita a conversazioni su infiniti argomenti, ed è proprio questo ciò che ha sperimentato in Spagna l’artista siciliana Giuseppina Giordano nel suo percorso creativo di ‘Dialoghi’, un progetto da oggi esposto nella capitale iberica presso l’Istituto Italiano di Cultura (Iic).
Fonte: Ansa.it